Primo piano di un bambino di 7 anni che sorride fiero. Il bambino si trova all’interno di un campo sfollati in Somalia insieme alla sua famiglia, che ha perso la sua fattura a causa di un’infestazione di locuste
credits:
Mustafa Saeed per Save the Children

Save the Children Italia: la nostra identità

Nome
Save the Children Italia-ETS

Anno di nascita
1998

Codice fiscale
97227450158

Partita IVA
07354071008

Sede legale
Piazza di San Francesco di Paola, 9, 00184, Roma

Altre sedi
Milano, Napoli, Torino, Marghera (VE), Prato, Ancona, Bari, Platì (RC), Catania, L'Aquila

Forma giuridica
Associazione iscritta nella sezione "Altri Enti del Terzo Settore" del RUNTS (Registro Unico del Terzo Settore) con determinazione n. G06159 del 9 maggio 2023

Attività statutarie
Scopo dell'Associazione è la promozione e protezione dei diritti dei minori - secondo la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia - in Italia ed in ogni parte del mondo. L'Associazione opera attraverso lo svolgimento delle attività di interesse generale espressamente indicate nell'art.3 del proprio Statuto, in particolare in favore della cooperazione in favore dei Paesi in via di sviluppo e del sostegno educativo, psicologico, sociale, socio-sanitario e legale, come di ogni altra forma di assistenza e soccorso ai bambini che vivono in condizioni disagiate in Italia e nel mondo

Altre informazioni
L'Associazione è iscritta come ONG nell'elenco delle Organizzazioni della Società Civile ed altri soggetti sena finalità di lucro dell'AICS (Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo). Save the Children Italia è membro di Save the Children Association, il movimento globale che opera in circa 120 paesi con una rete di 30 organizzazioni nazionali e attraverso Save the Children International, la struttura operativa con sede a Londra che implementa gli interventi internazionali del movimento nel mondo. Oltre che in ambito internazionale, Save the Children Italia opera su tutto il territorio nazionale in collaborazione con. i suoi partner progettuali per l'implementazione delle sue finalità istituzionali.

Save the Children Italia parte del movimento globale

Paesi 70
  • Afghanistan
  • Albania
  • Armenia
  • Bangladesh
  • Bolivia
  • Bosnia-Erzegovina
  • Burkina Faso
  • Burundi
  • Cambogia
  • Colombia
  • Costa D'Avorio
  • Egitto
  • El Salvador
  • Etiopia
  • Filippine
  • Georgia
  • Giordania
  • Grecia
  • Guatemala
  • Haiti
  • India
  • Indonesia
  • Iraq
  • Kenya
  • Kosovo
  • Laos
  • Libano
  • Liberia
  • Lituania
  • Madagascar
  • Malawi
  • Mali
  • Mauritania
  • Messico
  • Mongolia
  • Mozambico
  • Myanmar
  • Nepal
  • Nicaragua
  • Niger
  • Nigeria
  • Pakistan
  • Papua Nuova Guinea
  • Perù
  • Polonia
  • Repubblica Democratica del Congo
  • Repubblica Dominicana
  • Romania
  • Ruanda
  • Senegal
  • Sierra Leone
  • Siria
  • Somalia
  • Sri Lanka
  • Sudafrica
  • Sudan
  • Sud Sudan
  • Tanzania
  • Territori Palestinesi Occupati
  • Thailandia
  • Tunisia
  • Turchia
  • Ucraina
  • Uganda
  • Vanuatu
  • Venezuela
  • Vietnam
  • Yemen
  • Zambia
  • Zimbabwe

Nella mappa i Paesi membri che hanno ricevuto supporto dal Fondo Globale Umanitario per la risposta ad emergenze domestiche sono segnati da un asterisco.

Il tool utilizzato per la visualizzazione dei Paesi non rileva i Territori Palestinesi Occupati, in cui Save the Children è invece presente.

Nel 2023 Save the Children Italia ha sostenuto il movimento globale in 70 paesi fornendo expertise tecnica, finanziamenti, supporto strategico in ambito programmatico e di advocacy, rispondendo alle principali emergenze e implementando programmi di sviluppo innovativi.

Questi 70 paesi sono stati destinatari di finanziamenti di Save the Children Italia per l’implementazione dei progetti oppure - per un’azione ancora più efficace su scala mondiale e per massimizzare l’impatto del nostro intervento - hanno beneficiato di un sostegno attraverso i Fondi Globali per l’Educazione (Safe Back to School and Learning) e la risposta alle Emergenze (Humanitarian Fund).

Per maggiori informazioni sugli interventi di Save the Children Italia nel mondo si rimanda alla sezione dedicata ai Programmi Internazionali, mentre per la parte relativa alla destinazione dei fondi per aree tematiche, geografiche e contesti di intervento si rimanda alla sezione dedicata alla Destinazione fondi.

L'infanzia negata: in aumento disuguaglianze e povertà

Fonti: Alto Commissatiato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Eurostat, IDMC's Global Report on International Displacement (GRID), INVALSI, Istat, Ministero dell'Interno, Ministero dell'Istruzione e del Merito, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Save The Children, UNHCR, UNICEF

Nel mondo

Emergenza fame

  • Quasi un miliardo di persone (783 milioni) soffre la fame nel mondo: 13 volte la popolazione dell’Italia
  • Oltre 2,2 miliardi di persone non hanno accesso a fonti di acqua potabile e 3,5 miliardi non ha servizi igienici a disposizione
  • 5 milioni di bambine e bambini sono morti prima di aver raggiunto i 5 anni. Le cause principali comprendono malattie curabili come polmonite, diarrea, malaria

Mancato accesso all'educazione

  • 250 milioni di bambine, bambini e adolescenti non frequentano la scuola; la cifra più alta mai registrata
  • 130 milioni di bambine nel mondo non hanno accesso all'istruzione e sono fuori dal circuito scolastico
  • Quasi 400 milioni di bambini in età di scuola primaria non sanno leggere né scrivere

La piaga della povertà estrema

  • Si stima che nel 2022 oltre 650 milioni di persone abbiano vissuto in condizioni di estrema povertà.
  • Si stima che, su 83 paesi, il 30% di bambini e bambini si trovi in una situazione di severa povertà

Cambiamenti climatici

  • Oltre 1 miliardo di bambine e bambini - quasi la metà della popolazione infantile mondiale ­- vive in aree a rischio di minacce climatiche, come inondazioni o gravi siccità.
  • 36,2 milioni di persone nel 2022 sono costrette a spostarsi all’interno dei propri paesi a causa di fenomeni climatici estremi (contro i 23,7 milioni del 2021)
  • Tra le conseguenze del cambiamento climatico, entro il 2050 si stimano circa 70 milioni di persone in più a rischio di soffrire la fame a livello globale

La guerra che distrugge l'infanzia

  • Almeno 468 milioni di bambine e bambini vivono in zone di conflitto
  • Si stima che nel 2022 108 milioni di persone siano state costrette a lasciare le proprie case a causa dei conflitti armati. Di queste circa il 76% è ospitato in paesi a basso o medio reddito
  • Il numero di bambine e bambini che vivono in zone di conflitto è aumentato del 3% (2022 vs 2021)

Migranti e rifugiati nel mondo

  • Si stimano 110 milioni di persone sfollate a causa di conflitti, gueere, violazioni dei diritti
  • Il numero di rifugiati mondiale è aumentato annualmente raggiungendo nel 2023 la cifra record di 35 milioni
  • Il 52% di tutti i rifugiati e persone in cerca di protezione internazionale arriva da tre paesi: Siria, Ucraina, Afghanistan
  • Il 40% delle persone sfollate sono minori

In Italia

Denatalità e infanzia a rischio estinzione

  • Negli ultimi 15 anni il numero di nuovi nati si è ridotto di quasi 200 mila unità
  • Nel 2023 i nuovi nati sono stati 379 mila, in diminuzione del 3,6% rispetto al 2022, facendo segnare un nuovo record negativo

Minori in povertà assoluta

  • Secondo le stime preliminari dell'ISTAT, sono 1,3 milioni i minori che vivono in condizioni di povertà assoluta (pari al 14% del totale): il valore più elevato dal 2014

Disuguaglianze in culla

  • Solo il 15,2% dei minori usufruisce di asili nido o servizi integrativi per l’infanzia finanziati dai Comuni, a conferma che in Italia le diseguaglianze e la povertà educativa si sperimentano sin dalla primissima infanzia

Cali di apprendimento

  • Solo il 38,3% delle classi della scuola primaria degli istituti pubblici (escluse quindi le paritarie) usufruisce del tempo pieno, con forti disparità sul territorio
  • 8,7% è il tasso di dispersione implicita, ovvero il numero di ragazzi all’ultimo anno delle superiori che non raggiungono livelli sufficienti in italiano, matematica e inglese

Uscita precoce dal sistema scolastico e giovani NEET

  • Il 10,5% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni non ha concluso il ciclo d’istruzione
  • Il 16,1% dei giovani tra i 15 e 29 anni non lavora, non studia e non è inserito in alcun percorso di formazione (NEET)

Migranti e rifugiati presenti in Italia

  • Secondo le stime preliminari ISTAT, gli stranieri residenti in Italia rappresentano il 9% del totale della popolazione. I minori stranieri sono circa il 19,8% della popolazione straniera residente e l'11,7% del totale dei minori presenti sul territorio italiano
  • Oltre 169 mila migranti sono arrivati in Italia nel 2023 (esclusi gli arrivi di cittadini ucraini); di questi, 157.651 sono arrivati via mare e circa 12 mila via terra. I minori non accompagnati arrivati via mare sono 17.800, mentre quelli presenti in Italia sono 23.226