Un gruppo di ragazze in Bangladesh si riuniscono in cerchio con le mani alzate per motivarsi e supportarsi nelle attività che svolgono per contrastare i matrimoni precoci.
credits:

Tom Merilion per Save the Childre

Lavorare in partnership

Save the Children lavora in partenariato con numerosi e diversi enti della società civile per garantire un approccio integrato nella promozione e tutela dei diritti dell’infanzia.

È infatti soltanto grazie alla collaborazione con altre realtà del territorio e alla condivisione di idee, esperienze e risorse che possiamo assicurare che i bisogni dei minori siano presi in considerazione e trovino risposta in tutti gli ambiti della vita quotidiana.

Attraverso il lavoro in partnership, Save the Children intende:

  • assicurare l’adozione di politiche (e misure attuative) a tutela dei diritti dell’infanzia, con un’attenzione particolare per i gruppi più vulnerabili, coinvolgendo, in primis, i bambini e le bambine e poi i governi, il settore privato, i media e la società civile;
  • sviluppare soluzioni innovative ai problemi che affliggono i minori e valutarne l’efficacia, ovvero la capacità di massimizzare i benefici, a fronte di determinate condizioni operative;
  • quando una soluzione si dimostra particolarmente efficace, diffonderla su scala per garantire che diventi patrimonio e pratica consolidata di governi e della società civile, aumentando il più possibile il numero di bambini e bambine che possono godere dei suoi benefici.

Il nostro approccio al lavoro in partnership è regolato da un framework di riferimento che ci guida nella selezione e nello sviluppo dei partenariati, puntando a coltivare relazioni sostenibili e a promuoverne la crescita.

Framework partnership di progetto: le 8 dimensioni di analisi

  1. Capacità tematica: Conoscenza della tematica di progetto e capacità di implementazione e sviluppo della metodologia specifica.
  2. Capacità programmatica: Capacità di sviluppare le linee programmatiche di mandato e individuare gli indirizzi strategici del progetto.
  3. Capacità gestionale: Capacità di gestione amministrativa e finanziaria del progetto.
  4. Compliance CSP: Rispetto delle procedure previste dalla Policy sulla salvaguardia dei minori di Save the Children.
  5. Governance e organizzazione: Valutazione del complesso di strumenti, regole, relazioni, processi e sistemi di un ente, che hanno come scopo la sua corretta ed efficiente gestione ed organizzazione.
  6. Solidità finanziaria: Valutazione dei bilanci societari per monitorare la capacità di opporre resistenza a shock esogeni.
  7. Compliance sicurezza: Monitoraggio delle azioni preventive, quali la formazione e la valutazione dei rischi in azienda necessarie alla sicurezza dei lavoratori e dei beneficiari di progetto.
  8. Compliance GDPR: Monitoraggio delle procedure e degli strumenti adottati per adeguarsi alla normativa europea sulla privacy.

Il valore aggiunto del capacity building

A conclusione del primo anno di progettazione del sistema BIMS, il coinvolgimento dei partnerdi Save the Children è stato, a nostro avviso, particolarmente interessante. Infatti ha consentito, da un lato di avere informazioni dirette e concrete rispetto alle diverse realtà e modalità di raccolta dati dei tanti partner coinvolti e dall’altro, per la prima volta, di partecipare ad un processo di co-costruzione di un prodotto che sarà poi di utilizzo diretto dei partner stessi. Soprattutto, è stata l’occasione per condividere una visione di monitoraggio e per iniziare ad approcciarsi insieme ad un significato comune di valutazione di impatto.

Agnese Gagliano, CSI Catania

Il 2023 ci ha visti impegnati ad ampliare e rafforzare la valutazione dell’andamento delle partnership, secondo un approccio di miglioramento continuo utile a individuare criticità, percorsi di capacitazione, formazione e confronto con i partner. Nel corso dell’anno sono stati monitorati 179 progetti realizzati in collaborazione con i partner: nell’ambito dei progetti, i partner hanno mediamente una buona struttura organizzativa e buone capacità tematiche (68%), gestionali (72%) e programmatiche (78%).
Per trasmettere e rafforzare valori, saperi e conoscenze all’interno dei nostri partenariati e farli evolvere in ottica di maggiore responsabilizzazione e trasformazione del proprio ruolo in sinergia con le strategie di Save the Children Italia abbiamo organizzato attività formative per 61 partner su differenti tematiche: 7 partner sono stati coinvolti nella formazione GDPR, 12 sul tema IT, 43 in ambito MEAL, 57 sulle nuove linee guida di Rendicontazione, 12 sul tema violenza di genere, domestica e assistita.

Un anno di lavoro a supporto dei Partner di progetto

Partner individuati da scouting 77
Parter valutati 28
Case Management (per chiusura collaborazione o risoluzione di criticità) 9
Partner pre-valutati 10
Partner formati 61
Nuovi Partner di progetto 12

Costruzione partecipata del cambiamento

La sperimentazione del programma di Innovazione Sociale è una sfida di lungo periodo per la costruzione di un modello di intervento multistakeholder fondato sulla partecipazione attiva dei diversi partner sul territorio e su un sistema di pianificazione e programmazione innovativo capace di integrare le politiche sociali con quelle educative, ambientali, urbane ed economiche, sia a livello nazionale che locale mettendo al centro i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per una costruzione partecipata del cambiamento.

Le partnership dei Programmi Italia

I partner programmatici svolgono un ruolo strategico nei nostri progetti sul campo.
Sono organizzazioni della società civile, enti, associazioni, università, enti di ricerca ed istituzioni che conoscono a fondo il territorio e le comunità in cui operiamo. Ogni anno mobilitiamo in Italia decine di partner locali. In sinergia con loro realizziamo i nostri progetti e ci impegniamo a costruire reti e relazioni durature e improntate alla sostenibilità.

Tutto il lavoro sui partenariati è preso in carico da un’unità specifica di Save the Children che si occupa di curarne il ciclo di vita, dalla selezione sino al termine del partenariato. Save the Children promuove la costruzione di partenariati per rafforzare stabilmente il tessuto socio-­educativo, individuando soggetti qualificati e radicati sul territorio da accompagnare nello sviluppo e nel rafforzamento di competenze, con una costante attenzione al capacity building.

Partner di progetto 79

in Italia

Partnership agreement 232
Staff partner 619

coinvolti nei nostri progetti

Ai partner di progetto si aggiungono 424 Partner di rete (Università, Enti di Ricerca, Associazioni, Istituzioni, Scuole) e 9 Partner fornitori esclusivi di Contratti di Servizio.

Distribuzione geografica dei partner sul territorio

Italia 116
Nord 43
Centro 32
Sud 28
Isole 13

Nota: a ogni partner può corrispondere più di un'area geografica nel caso in cui l'operatività si sviluppi su più territori

Posizione Partnership
Trentino 1
Lombardia 12
Piemonte 12
Liguria 5
Friuli-Venezia Giulia 2
Veneto 9
Emilia Romagna 2
Toscana 7
Marche 5
Abruzzo 5
Lazio 15
Campania 12
Puglia 8
Basilicata 2
Calabria 6
Sardegna 3
Sicilia 10

Partnership per aree tematiche di intervento

Contrasto alla povertà e sicurezza alimentare 139

di cui:

  • 47 Povertà 0-6
  • 92 Povertà educativa
Protezione 34

di cui:

  • 7 Integrazione Minori Migranti
  • 18 Violenza
  • 7 Tratta e sfruttamento
  • 2 sistemi di tutela
Educazione 55

di cui:

  • 26 Inclusione scolastica
  • 10 Reti di scuole e Partecipazione
  • 4 Educazione e didattica digitale
  • 15 Protagonismo Giovanile

Nota: a ogni partner possono corrispondere più aree tematiche

Trasformazione digitale e modelli di innovazione per aumentare l’impatto

Le crescenti sfide che affrontiamo nei contesti in cui operiamo richiedono risposte nuove che possano spingersi oltre gli approcci convenzionali. La rapida trasformazione digitale e l’avvento di tecnologie sempre più pervasive e trasformative come l’intelligenza artificiale producono cambiamenti che devono essere messi al centro e potenzialmente sfruttati per progettare strategie più efficaci, modelli di collaborazione più aperti e innovativi, modalità di sperimentazione agili e data-driven. La creazione nel 2022 dell'area Innovation, Digital Technology & Data ha dato ulteriore concretezza alle ambizioni trasformative dell'Organizzazione e ha permesso nel 2023 di portare avanti una serie di iniziative abilitanti.

Accelerazione della trasformazione digitale

Con l’obiettivo di identificare e pianificare progetti di trasformazione digitale capaci di creare valore aggiunto abbiamo avviato un percorso continuativo e strutturato di raccolta delle principali esigenze attraverso una collaborazione sinergica con tutte le aree dell’Organizzazione. Si è ragionato su possibili soluzioni e sono stati pianificati una serie di progetti volti a intercettare le maggiori priorità di trasformazione digitale.

Sviluppo di un modello di innovazione

Abbiamo costruito un modello di gestione dei progetti di Innovazione che, partendo dall’ascolto interno ed esterno, fosse quanto più coerente con gli obiettivi strategici e sostenibile nel medio lungo periodo. Parte di questo percorso è incentrato sulla diffusione di una cultura abilitante che è stata alimentata anche dalla creazione di una rete di relazioni con Università, StartUp, Acceleratori, Incubatori e altre aziende.

Incremento del livello di sicurezza informatica

È stata testata la sicurezza di processi e sistemi informatici, sono stati introdotti strumenti di controllo più avanzati ed efficaci, e sono state avviate una serie di formazioni rivolte a tutto lo staff per aumentare il livello di consapevolezza dei rischi e promuovere buone prassi nell’utilizzo degli strumenti informatici e la protezione dei dati.

Aver contribuito alla definizione del modello di innovazione di Save the Children ha significato guardare al futuro dei bambini. Ho cercato di fornire esperienza e guida, aprendo finestre su un domani più luminoso attraverso iniziative educative e tecnologiche, per costruire un futuro basato sulla responsabilità sociale e l'innovazione di cui i bambini sono una fonte straordinaria, capaci di abbracciare la tecnologia per creare soluzioni sorprendenti.

Ivan Ortenzi, Chief Innovation Evangelist di Business Integration Partners

“CaffèFutura”: incontri su temi di innovazione

La Community interna dei FuturaMakers è nata nel 2022 da un’idea delle aree People & Organizational Development e Transformation & Operations con l’obiettivo di avviare un percorso di cultura sui temi dell’innovazione. Nel 2023 la Community ha celebrato il suo primo anno di vita e ha organizzato i suoi primi 2 CaffèFutura, momenti di confronto e ispirazione estesi a tutto lo staff con l’obiettivo di stimolare e offrire nuovi punti di vista attraverso la partecipazione di speaker esterni che sono stati capaci di creare valore attraverso l’iInnovazione. Per l’occasione sono stati scelti due argomenti molto attuali: l’Intelligenza Artificiale, confrontandoci sui rischi e le opportunità che ne derivano con Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, creatori dell’AIWeek, il più grande evento italiano dedicato al tema; il “Fare Innovazione”, esplorando con Ivan Ortenzi, Chief Innovation Evangelist, cosa significhi innovare e quali siano i nuovi modelli per favorire l’innovazione all’interno delle organizzazioni.

“5 buone azioni”: il potere dei piccoli gesti quotidiani

Partendo dalla necessità di pensare a forme alternative di ingaggio e raccolta fondi, è nato il progetto 5 Buone Azioni: una sfida di bontà al giorno, per 5 giorni. Tutte le persone che hanno accettato la nostra sfida sui social, hanno poi ricevuto un messaggio WhatsApp al giorno con piccole azioni quotidiane che potessero rendere la loro giornata, e quella di chi gli stava intorno, migliore. In questo modo siamo riusciti a stabilire relazioni personalizzate e conversazioni significative con i partecipanti che, a fine percorso, hanno potuto attivarsi con una donazione. Dopo oltre un anno di testing, il progetto è ora entrato a regime nelle attività di engagement e raccolta fondi.

Viaggio alla scoperta dell’AI: preparare lo staff all’uso delle nuove tecnologie

L'intelligenza artificiale è stato indubbiamente il trend principale del 2023. La sua pervasività crescente sta ridefinendo i processi aziendali, migliorando l'efficienza operativa e aprendo nuove opportunità di innovazione. Per questo motivo è stato intrapreso un percorso di formazione interna per preparare lo staff alle sfide e alle opportunità di queste nuove tecnologie. Con il rapido avanzamento e l'ampia adozione dell'IA generativa, è emersa la necessità di dotarsi di strumenti di indirizzamento e monitoraggio. Sono state quindi redatte delle linee guida che mirano a fornire un quadro chiaro per navigare in questo nuovo paesaggio tecnologico, assicurando a tutti la possibilità di cogliere le opportunità dell’AI attraverso un uso creativo e produttivo ma anche allineato ai nostri valori etici.

Metaverso come ambito di sperimentazione e riflessione

Attraverso tre iniziative con l'area Scuola, il Campaigning e il Volontariato ­ molto diverse tra loro anche per il pubblico a cui erano destinate ­ abbiamo esplorato le opportunità e le sfide del Metaverso con un duplice obiettivo: valutare come il Terzo Settore possa capitalizzare su questi mondi virtuali emergenti, creando nuove opportunità per la missione e l'impatto sociale, e analizzare attentamente i potenziali rischi e le sfide, aspetti fondamentali per sviluppare strategie efficaci per l'utilizzo etico e responsabile di questi nuovi strumenti tecnologici.

Rivivi i momenti salienti del Meeting Nazionale dei Volontari nel Metaverso: il video del meeting tra realtà e virtuale.

Nuovi spazi digitali di partecipazione per i giovani

Nel 2023 abbiamo lavorato insieme ai colleghi del Programma Italia - Europa per promuovere il protagonismo giovanile anche attraverso spazi digitali. Abbiamo quindi sviluppato la Community Movimento Giovani, una piattaforma che offre ai giovani un forum partecipativo, focalizzato sulla mobilitazione e l'attivismo per i diritti dei ragazzi e delle ragazze. Questa piattaforma stimola l'interazione tra i giovani attraverso post, sondaggi e risorse, rafforzando il loro senso di appartenenza e la partecipazione attiva al Movimento Giovani per Save the Children. Parallelamente, nell’ambito del progetto Qui, Un quartiere per crescere, inserito nel Programma di Innovazione Sociale, abbiamo realizzato una piattaforma dedicata al miglioramento dei diritti dell'infanzia e dell’adolescenza in 5 quartieri. Questa iniziativa ha l’obiettivo di rendere i giovani veri e propri agenti di cambiamento, consentendo loro di contribuire attivamente alla piattaforma e ai processi di sviluppo territoriale, attraverso l'uso di mappe interattive e materiali facilmente consultabili.

Iniziative di trasformazione digitale avviate nel biennio 2022-2023 a supporto delle diverse funzioni organizzative

Iniziative totali 70
Italy-EU programmes & advocacy 34 %
International programmes & advocacy 7 %
Marketing & fundraising 20 %
Finance & legal 3 %
People & organizational development 9 %
Brand, communication & campaigning 7 %
Transformation & operations 20 %

Safety & Security

Nel corso del 2023 Save the Children ha potenziato il lavoro per accrescere la cultura della sicurezza, nei vari ambiti di competenza: dall’upgrade e sistematizzazione di quanto previsto dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008), alla sicurezza operativa finalizzata alla gestione efficace dei rischi sul territorio nazionale, alla gestione della sicurezza del personale durante le trasferte internazionali (S&S Travel Risk Management).

In tema D.Lgs. 81/2008, si sono fatti importanti passi avanti nella sistematizzazione della governance e della struttura di riferimento, della documentazione e dei requisiti previsti dalla normativa. È quanto riportato nel report finale dell’audit interna sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, svoltasi nel novembre­dicembre 2023, con la finalità di valutare l’adeguatezza dei presidi di controllo di Save the Children Italia sia in riferimento alla normativa stessa, sia ai sensi del D.Lgs.n.231/2001. Save the Children Italia, infatti, può vantare il 100% dello staff formato in ambito sicurezza sul lavoro, la presenza di Documenti di Valutazione Rischi (DVR) e Piani di Emergenza (PEI) in tutte le proprie sedi, la formazione e identificazione di Squadre di Emergenza per antincendio e primo soccorso. Nel corso del 2024, per finalizzare la struttura Safety & Security, già ben definita da specifiche deleghe, verranno formalmente nominati e formati i Preposti e i Dirigenti alla Sicurezza.

In ambito sicurezza operativa, grande attenzione è stata posta su formazione e informazione, sull’analisi dei contesti quale elemento preventivo e di gestione consapevole dei rischi, sulla verifica della sicurezza delle sedi operative, sull’analisi, tracciamento e gestione di casi rischiosi, near-miss ed incidenti. E ancora, grande impegno è stato posto sul sostegno ai partner nel percorso congiunto di upgrade della comprensione e gestione della sicurezza delle attività progettuali. Particolare attenzione è dedicata dall’area Safety & Security a quelle aree dei nostri programmi nazionali che, in virtù dei particolari contesti in cui si svolgono le attività, presentano maggiori rischi e sfide operative. Tra questi, i progetti afferenti all’area Minori Migranti, all’area di Contrasto alla Tratta e allo Sfruttamento lavorativo, e alcuni progetti dell’area Innovazione Sociale. Per queste progettualità, sono stati elaborati specifici S&S Risk Assessment & Management ed è stata offerta formazione e capacity building sia al nostro staff che ai partner su una serie di tematiche. Ad esempio, in tema di gestione di conflitti attraverso la tecnica di descalation, e in tema modalità di comunicazione e reporting nella gestione di near-­miss e incidenti.

Importanti cambiamenti si possono annoverare anche in ambito di S&S Travel Risk Management, dove Save the Children Italia, allineandosi alla famiglia internazionale, ha introdotto una serie di importanti upgrade che mirano alla riduzione dei rischi per il nostro staff che viaggia in paesi sempre più instabili e dalla sicurezza sempre più complessa. Tra le varie innovazioni si riporta: l’introduzione della Travel Authorization Request (TAR) che permette il tracciamento della presenza del nostro staff in ognuno dei 116 paesi in cui Save the Children lavora nel mondo; l’erogazione di Safety & Security briefing pre-partenza; la sistematizzazione delle formazioni online tenute via piattaforma Save the Children International e DisasterReady, e di quelle in presenza, quale ad esempio il corso Hostile Environment Awareness Training (HEAT) della SmartRevolution.

In ambito internazionale, si ricorda inoltre che Save the Children Italia è membro del Global Safety & Security Leadership Group, ed è lead, insieme a Save the Children International, delle tematiche di Diversity Equity and Inclusion (DEI) in ambito Safety & Security.