Quattro bambini si affacciano da una finestra di un muretto fatto di terra, in un villaggio in Iraq
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Emily Garthwaite per Save the Children

Come tuteliamo i minori

Essere un’Organizzazione sicura per i minori è la nostra missione. Policy, codice di condotta e procedure per la segnalazione di abusi e comportamenti inadeguati sono gli strumenti che permettono a Save the Children di fare tutto quanto è in nostro potere per prevenire, segnalare e rispondere a situazioni che possono rappresentare un rischio per i bambini. Questo significa che:

  • tutti coloro che collaborano a qualsiasi titolo con Save the Children devono essere resi pienamente consapevoli dell’esistenza di rischi di abuso e sfruttamento, in particolare sessuale, a danno dei bambini e degli adolescenti;
  • l’Organizzazione si impegna al massimo al fine di prevenire, riferire e gestire ogni possibile rischio e problema;
  • il nostro staff e quello dei nostri partner devono dimostrare standard di comportamento irreprensibili, sia nella vita privata che professionale.

Child Safeguarding Policy

Politiche di comportamento per tutti coloro che operano per e con Save the Children:

Sensibilizzazione

Essere consapevoli delle problematiche legate all’abuso e allo sfruttamento sessuale e dei rischi per i minori a queste connesse

Prevenzione

Minimizzare i rischi al fine di prevenire eventuali danni sui minori

Segnalazione

Avere chiaro quando segnalare un sospetto abuso e quali azioni intraprendere

Risposta

Garantire un intervento efficace in risposta ad ogni segnalazione di presunto abuso

La nostra accountability in ambito di tutela: le policy adottate

Save the Children ha espresso nel 2021 un posizionamento quadro complessivo, in cui sono descritti e riassunti i principi chiave e gli standard che orientano e sostanziano l’impegno dell’Organizzazione nel tutelare:

  • le persone raggiunte da sfruttamento sessuale, abuso, molestie, intimidazioni e comportamenti caratterizzati da sopraffazione o discriminazione;
  • il proprio staff, rappresentanti e volontari quando le sopra menzionate condotte sono agite internamente tra di essi.

Si tratta di un quadro riassuntivo di tutte le policy che l’Organizzazione ha adottato, le possibili violazioni coperte e i canali di segnalazione da queste previste. Uno strumento rivolto a tutti i membri dello staff, ai rappresentanti, ai volontari e ai visitatori di Save the Children e di tutti i suoi partner, che ricorda anche gli elementi fondamentali della condotta che deve essere tenuta dallo staff, dai rappresentanti e dai volontari di Save the Children per prevenire violazioni e, nel caso, rispondervi in maniera adeguata.

Questo posizionamento beneficia anche della Policy per la protezione da sfruttamento sessuale, abuso e molestie (PSEAH Policy), approvata il 30 aprile 2021, rivolta specificamente agli adulti (+18 anni) raggiunti dai nostri progetti. Save the Children, infatti, sostiene i minori anche a cavallo del compimento dei 18 anni in modo da accompagnare e rendere efficace il loro percorso educativo e di protezione. Coinvolge altresì gli interi nuclei familiari, al fine di assistere nel modo migliore i minori.

Le 5 componenti chiave in ambito di safeguarding

Codice etico

Definisce l’insieme dei valori ai quali si ispira l’Organizzazione per raggiungere i propri obiettivi

Policy tutela dei minori (CSP)

Tutela i beneficiari minorenni da abuso, sfruttamento sessuale e malpratica

Policy protezione da sfruttamento sessuale, abuso e molestie (PSEAH)

Tutela i beneficiari adulti da abuso, sfruttamento sessuale, molestie, sopraffazioni, comportamenti intimidatori

Policy anti-molestie e intimidazioni

Tutela staff, rappresentanti e volontari da molestie, sopraffazioni, comportamenti intimidatori

Policy segnalazione (whisteblowing)

Garantisce sicurezza e tutela allo staff, rappresentanti e volontari che segnalano violazioni previste dalle policy dell’Organizzazione

Rendere la strategia dell’Organizzazione sicura (safe)

Il 2023 ha visto la messa in sicurezza delle principali priorità e innovazioni legate alla strategia 2022-2024 rispetto alla tutela dei beneficiari con la definizione di una Strategia Safeguarding e una revisione del Sistema di Tutela interno. Questo lavoro ha permesso, in linea con l’approccio della famiglia internazionale di Save the Children, di ridefinire e sistematizzare un elenco di oltre 50 standard come assi strategici operativi (Core Operational Safeguarding Activities). In particolare, per il 2023-2024 sono stati individuati 13 assi strategici che hanno integrato gli standard del nostro Safeguarding Framework e delle Policies in specifiche aree di lavoro, in modo che ogni Direzione dell’Organizzazione li trovasse già tradotti operativamente e potesse più facilmente tenerne conto nell’implementazione dei propri piani strategici e tattico-operativi. Questo ha reso la strategia dell’Organizzazione una strategia “sicura (safe)”. Lavoriamo costantemente su tutti i 13 assi strategici, focalizzandoci di volta in volta su quelli che richiedono maggiore sforzo perché sfidati da cambiamenti organizzativi, volumi di lavoro, cambiamenti di scenari esterni.

I 13 assi strategici del safeguarding

Core Operational Safeguarding Activities

  1. Assicurare e promuovere sempre nell'organizzazione una cultura della tutela
  2. Garantire un miglioramento continuo del nostro sistema di safeguarding
  3. Assicurare l'ottica di safeguarding già nella fase di disegno di un programma
  4. Garantire un budget adeguato per le misure di tutela
  5. reclutare le persone in modo sicuro
  6. Garantire che i nostri partner e fornitori agiscano sempre per tutelare i beneficiari
  7. Assicurare un solido sistema di management dei volontari
  8. Valutare sempre eventuali rischi inerenti la tutela dei beneficiari per prevenirli
  9. Coinvolgere le comunità a cui ci rivolgiamo come parte attiva del nostro sistema di tutela
  10. Supportare ogni persona ad assumere l'ottica del safeguarding nel proprio ruolo
  11. Attenzionare eventuali incidenti e riportarli secondo i nostri standard
  12. Gestire ogni segnalazione in modo appropriato ed efficace
  13. Tenere al centro il supporto ed il superiore interesse dei beneficiari nella gestione degli incidenti

Nel 2023, in particolare ci siamo particolarmente dedicati a:

  • Assi 1 e 10 - per accrescere la propensione della leadership nel promuovere il safeguarding nelle proprie aree di influenza e sensibilizzare ogni persona a riconoscere ed agire la tutela dei beneficiari come una responsabilità all’interno del proprio ruolo. 
    Abbiamo realizzato incontri con il Senior Management Team e il middle management dedicati al safeguarding, sia in termini di dimensioni trasversali (gestione delle segnalazioni, programmazione sicura, condivisione degli indicatori di monitoraggio della Strategia Safeguarding) che di applicazione delle misure specifiche previste per il proprio ruolo e la propria area di influenza.
  • Asse 2 - Accrescere l’abilità dell’intera organizzazione nel valutare capacità, risorse, sistemi e pratiche per migliorare (follow up) la propria SG Accountability e rafforzare la capacità di Save the Children Italia nel monitoraggio dei partner e fornitori di servizio.
    È stato revisionato e digitalizzato il processo di monitoraggio annuale delle misure di safeguarding, migliorandone la rilevanza e l'efficienza. Dal 2023, è possibile procedere ad un monitoraggio complessivo anche di metà anno (luglio), in modo da poter valutare l’andamento in modo più puntuale del nostro sistema di tutela, definire eventuali misure di rafforzamento immediate così come alimentare meglio la pianificazione e programmazione per l’anno successivo. Parallelamente si è sviluppato il sistema di monitoraggio annuale e di indicatori per monitorare l’intera strategia Safeguarding al 2024.
  • Asse 3 - Integrare il safeguarding già nella fase di disegno e formulazione di ogni proposta progettuale nazionale o iniziativa a diretto contatto con i nostri beneficiari. Oggi l’ottica del safeguarding viene assicurata nel volume complessivo dei grant nazionali e delle principali iniziative programmatiche sin dalla prima fase di ideazione, in modo possa definirsi nella forma migliore, più utile ed efficace per ognuna di queste ed essere effettivamente implementato lungo tutto il tempo di vita della singola iniziativa.
  • Asse 6 - Rafforzare la comunità dei Partners nel superare gli ostacoli che incontrano nella pratica quotidiana del safeguarding.
    Nel 2023 le formazioni di approfondimento sono state organizzate in modo che persone di progetti e luoghi differenti potessero partecipare sotto il cappello di un argomento comune, favorendo quindi l’incontro tra team diversi. Fondamentale è stato l’avvio della Comunità di Pratica, un ulteriore spazio di incontro e lavoro comune.

L’analisi dei dati relativi alla gestione delle segnalazioni pervenute centralmente al safeguarding team tra gennaio e dicembre 2023 e riferite alle attività programmatiche svolte in Italia, rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno di Save the Children nei confronti dei minori. 81 segnalazioni hanno riportato sospetti maltrattamenti da parte di persone non collegate alla nostra Organizzazione (ad esempio familiari, insegnanti, conoscenti, coetanei). Tutte le segnalazioni sono state seguite in modo tempestivo, quando necessario in collaborazione con i servizi sociali e con le forze dell’ordine, con l’impegno di tutelare le potenziali vittime in ogni fase del percorso. Due segnalazioni hanno riguardato personale dei nostri partner mentre un’altra un giovane volontario della nostra Organizzazione.

La prima segnalazione ha fatto emergere il mancato rispetto, da parte di personale di un partner, delle buone prassi per la gestione di un presunto maltrattamento ai danni di un beneficiario, per cui sono seguite azioni di rafforzamento in termini di formazione specifica; la seconda ha visto personale del partner mettere in atto un comportamento verbalmente aggressivo nei confronti di alcuni beneficiari: la persona è stata allontanata dal contatto diretto e ricollocata in un ambito lavorativo più idoneo con costante supervisione ed affiancamento nel nuovo ambito; la terza ha riguardato atteggiamenti di carattere sessuale non appropriati da parte di un giovane adulto nei confronti di altre ragazze adulte con cui condivideva attività di volontariato, cui è seguito un percorso condiviso di revisione degli atteggiamenti, consapevolezza e ridefinizione di regole per stare insieme in modo rispettoso.

La Comunità di Pratica Safeguarding

La Comunità di Pratica Safeguarding è uno spazio digitale per promuovere prassi collaborative tra tutti i soggetti coinvolti quotidianamente, nostro staff e partner, dal Safeguarding. Lo scopo è attivare l’intelligenza del gruppo per aumentare la capacità di applicazione e di impatto delle policies e della loro messa a terra.

Il modello delle comunità di pratica è stato scelto perché si è spesso rivelato uno spazio adeguato a creare conoscenza condivisa e a generare soluzioni vicine ai bisogni delle persone che ne fanno parte. La scommessa è creare uno spazio di apprendimento fra pari, che superi la logica trasmissiva, per affiancare la crescita professionale e l’adesione alle pratiche di Safeguarding.

La Comunità di Pratica si è incontrata 6 volte nel 2023, vedendo 101 partecipanti complessivi, sui temi della sostenibilità dell’insieme delle misure, dei rischi, delle barriere nel comunicare ai beneficiari, della rivelazione dell’abuso, dei meccanismi di segnalazione, delle leve per sensibilizzare le persone.

La Safeguarding Week 2023

Il 2023 ha visto per la prima volta la realizzazione della Safeguarding Week. Più di 400 persone coinvolte dalle nostre policies di tutela hanno partecipato agli eventi in presenza ed on line per rafforzare il nostro engagement e la nostra accountability, per ricondividere in modo semplice gli elementi fondamentali del safeguarding, per lavorare insieme su temi prioritari, per rafforzare un senso di comunità e pratica viva.

Una settimana di incontri ed eventi

10 novembre

Perché mi riguarda

  • Fare (del) bene: noi, i nostri territori, il mondo
  • Non errare a casaccio nell’errore
13 novembre

Giochiamo

  • Indovina io cosa c’entro (lunch time game)
14 - 17 novembre

In pratica - 4 webinar

  • Il safeguarding nelle risposte alle emergenze
  • Vulnerabilità nell’onlife: le sfide del safeguarding
  • Il safeguarding nel volontariato e nelle sponsorship
  • Supporto tra organizzazioni per il safeguarding

In questa settimana ci siamo dedicati al dare senso e a riacciuffare l'etica, al dilettarsi con l'errore e con la possibilità o meno di metterlo in gioco per apprendere.
E per continuare a tenere al lavoro parole come “posizione fiduciaria”, differenziale di potere, responsabilità, cura. Questa settimana ci ha ricordato tante cose. La prima è che le #safeguardingpolicies sono l'occasione per praticare concretamente, in sistemi organizzativi più o meno complessi, tutto ciò che abilita la salvaguardia dei beneficiari, facendolo tramite un patto che coinvolge tutte le funzioni ed i ruoli e i beneficari stessi. Prendendocene la responsabilità. La seconda cosa è che l'esperienza di ciascuna organizzazione va condivisa e messa a fattor comune, il più possibile. Non ci sono competitor ma solo qualità, buone pratiche e rigore nella riflessione che possono essere occasioni di supporto per altri.

Laura Lagi, Safeguarding Lead – Senior Advisor, Save the Children Italia

Child safeguarding 2023: i numeri del nostro sistema di monitoraggio

Persone censite in totale 2.776

Censimento

Persone in forza a Save the Children in qualità di staff, consulenti, volontari di programma e volontari campaigning 71 %

1976 persone:

  • 97% ha sottoscritto la Child Safeguarding Policy
  • 95% è in regola con i check penali richiesti
  • 100% ha ricevuto e completato la formazione di base
Persone in forza ai partner dei Progammi Italia-Europa: 29 %

800 persone:

  • 93% ha sottoscritto la Child Safeguarding Policy
  • 78% è in regola con i check penali richiesti
  • 76% ha ricevuto e completato la formazione di base

Formazione

Persone 2.332

Persone coinvolte nella formazione di base a distanza attraverso la piattaforma Child Safeguarding Policy online e la piattaforma dedicata ai volontari.

Persone 290

Persone (staff, coordinatori, volontari della nostra Organizzazione e dei nostri partner) che hanno beneficiato di più di 83 ore di formazioni tematiche specifiche face to face “live” attraverso training (di gruppo o individuali) e incontri della Comunità di Pratica.

Segnalazioni

Segnalazioni totali 81

Segnalazioni relative a 121 minori e 8 adulti, con prevalenza dei maschi (62%) sulle femmine (38%).
Coinvolte tutte le fasce di età con preponderanza della fascia 14 - 17 (40 minori) e 10 - 13 (23 minori).
La nazionalità italiana è la più rappresentata (17%), seguita da quella tunisina (12%) e ucraina (11%).

Principali motivi di segnalazione

Violenza assistita 10 %
Abuso fisico 23,5 %
Abuso sessuale 12 %
Malpratica 9 %
Altri incidenti di child-safeguarding 45,5 %

Comprende abuso psicologico, grave disagio sociale e piscologico, fuga da comunità e/o da casa, trascuratezza, violazione codice di condotta.

La promozione dei Sistemi di Tutela in Italia

Come Organizzazione che si batte per i diritti dei minori, siamo impegnati a fare in modo che si rafforzi la consapevolezza di assicurare la tutela dei bambini e degli adolescenti in tutti i loro ambienti di vita sia online che offline. Il rischio di maltrattamento all’infanzia e all’adolescenza, infatti, resta alto in tutti i contesti e luoghi da loro frequentati, specchio di una violenza che si riverbera in ogni ambito delle nostre società. Lo sviluppo e promozione di sistemi di tutela nasce proprio dalla volontà di riportare la tutela al centro come impegno condiviso.
L’insieme delle politiche, procedure e pratiche a livello organizzativo, di gestione del personale e dei volontari, di formazione e di informazione interna ed esterna, che vanno messi in campo dagli enti pubblici e dalle organizzazioni private e non profit per tutelare i bambini dagli abusi è quello che chiamiamo un Sistema di Tutela: una rete che protegge i minori aiutando gli adulti ad avere una condotta corretta e rispettosa e ad essere pronti a intervenire di fronte ad ogni segnale di rischio. Tutte le persone che entrano nel mondo del minore giocano un ruolo centrale nella sua protezione e hanno una responsabilità nel garantire ambienti di crescita sicuri e tutelanti. La scuola, la palestra, l’oratorio diventano partner fondamentali nell'agenda di tutela.

Il programma Safer Communities

Nell’ambito del programma Safer Communities abbiamo affiancato diverse realtà già supportate per lo sviluppo di una propria Child Safeguarding Policy nel metterla a sistema all’interno delle proprie strutture con l’obiettivo di rendere sicure le attività, prevenire, mitigare e gestire tempestivamente ogni possibile rischio. Queste azioni le abbiamo realizzate anche nell’ambito dei progetti finanziati dall’impresa sociale Con i Bambini, dove in qualità di expert di Child Safeguarding, abbiamo supportato tre organizzazioni destinatarie del finanziamento nel monitoraggio dell’implementazione della policy e delle azioni intraprese per la sua attuazione all’interno dei diversi processi organizzativi, dalla selezione sicura del personale, alla formazione dello staff e volontari, passando per le informative a minori e famiglie. Il nostro impegno è proseguito anche attraverso il progetto RE.S.P.I.R.O - Rete di Sostegno per Percorsi di Inclusione e Resilienza con gli Orfani speciali, finanziato nel 2021 dall’impresa sociale Con i Bambini, dove nel 2023 abbiamo formato più di 30 operatori e operatrici dei partner di progetto. Durante l’anno abbiamo avviato due collaborazioni nei territori di Bari e Moncalieri all’interno dei Poli Millegiorni di Save the Children - presidi dedicati alla cura ed educazione dei bambini nella fascia 0-6 anni - per promuovere una sensibilità rispetto al tema della prevenzione dell’abuso e maltrattamento nei contesti educativi della prima infanzia, definire insieme buone prassi e strumenti per creare ambienti sicuri e tutelanti per i bambini e bambine. Durante l’anno in corso abbiamo realizzato un ciclo di incontri formativi con SOS Villaggi dei Bambini, già in possesso di una propria policy e procedure di child sefaguarding, per approfondire insieme come promuovere una cultura organizzativa e prassi in grado di tutelare in ogni fase dei programmi esistenti il benessere psico-fisico dei bambini, delle bambine e degli adolescenti coinvolti.

Nel 2023 abbiamo dato continuità alle attività del progetto STEPS Un passo avanti per la costruzione di un sistema di tutela e protezione dei minori nello sport, finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e realizzato insieme a CSI e UISP. Sono state realizzate le formazioni ai formatori dei partner coinvolti che a loro volta hanno potuto formare oltre 265 professionisti e professioniste dello sport afferenti ai loro comitati regionali e alle associazioni sportive dilettantistiche loro affiliate. Il progetto ha previsto anche il cofinanziamento per la realizzazione di una piattaforma online dedicata alla promozione di una cultura del child safeguarding.

I numeri del programma Safer Communities nel 2023

Professionisti formati 936
I percorsi di monitoraggio per l'implementazione della Child Safeguarding Policy 3
Le iniziative per la diffusione e prassi di una cultura del Child Safeguarding 52
Bambini e ragazzi consultati 135
Genitori coinvolti in laboratori 92

Percorsi di Tutela, una piattaforma online per promuovere i sistemi di tutela

Percorsi di Tutela è una piattaforma dedicata a professionisti del settore dell’infanzia e dell’adolescenza, dirigenti, operatori e personale di organizzazioni ed istituzioni che lavorano con e per i minori - per la diffusione di contenuti e strumenti per promuovere la tutela dei minorenni da abusi, violenze e mal pratiche educative che si possono verificare in contesti come l’asilo, la scuola, il club sportivo o il centro ricreativo. Nel 2023 abbiamo realizzato le attività propedeutiche al disegno e realizzazione tecnica della piattaforma che verrà lanciata nel 2024 con l’obiettivo di generare un cambiamento culturale positivo attraverso l’uso di messaggi semplici di sensibilizzazione, contenuti in-formativi e strumenti pratici per la diffusione di una cultura del child safeguarding e l’attuazione di misure di tutela in ambito organizzativo.

Una cultura di Child Safeguarding oltre le procedure

Per SOS Villaggi dei Bambini, la formazione ha significato un importante passo nel consolidamento del proprio sistema di Child Safeguarding. Al momento della formazione avevamo già una Policy, delle procedure e dei Focal Point nei diversi programmi. Avevamo però bisogno di condividere tra persone con ruoli diversi e su diversi territori, una cultura di Child Safeguarding che andasse oltre le procedure. Ne è nato un percorso proficuo che ha facilitato tutte le relazioni interne e ha accelerato la costruzione partecipata della versione child friendly della nostra Policy di Child Safeguarding.

Samantha Tedesco, Responsabile Programmi e Advocacy, SOS Villaggi dei Bambini