Pubblicazioni e ricerche

Nel 2023 si è arricchita la divulgazione di contenuti con nuove pubblicazioni, che spaziano tra le tante tematiche che riguardano le nostre aree di intervento e analisi.

Nelle pagine dei nostri rapporti, raccontiamo le nostre iniziative progettuali e condividiamo metodologie; coinvolgiamo, sensibilizziamo e informiamo ma soprattutto vogliamo contribuire a creare un cambiamento sociale che si rifletta anche nelle politiche pubbliche per un mondo più giusto e a misura di bambino.

Sulla pagina dedicata del nostro sito è possibile leggere e consultare tutte le nostre pubblicazioni. Con tanti titoli, dai più recenti sino a quelli risalenti al 2004, il nostro archivio riporta e conserva documenti, dati, foto e testimonianze legati alla nostra attività con e per l'infanzia in Italia e nel mondo.

Totale rapporti italiani 37

di cui:

  • Educazione 7
  • Innovazione sociale 2
  • Contrasto alla povertà 4
  • Diritti e partecipazione 2
  • Movimento Giovani Protezione minori migranti 13
  • 0-6 anni 1
  • Emergenza climatica 1
  • La nostra identità 6
Totale rapporti internazionali 12

di cui:

  • Guerra 6
  • Crisi climatica 2
  • Contrasto alla povertà 2
  • Diritti e partecipazione 2

La ricerca e i dati

Quello che anima da sempre la nostra produzione editoriale è la convinzione che la ricerca e l’analisi dei dati siano una chiave di lettura essenziale per comprendere meglio i diversi modi in cui le disuguaglianze incidono sulla vita di bambini e bambine. Dotarsi di questi strumenti è imprescindibile per riconoscere i rischi e le crisi emergenti e indirizzare le politiche orientate alla tutela dei diritti dei minorenni e favorire la costruzione di una conoscenza pubblica del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.

Proprio per questo, nel 2023 abbiamo rafforzato l’alleanza con partner scientifici, accademici e centri studi, impegnandoci nell’analisi dei dati e nell’approfondimento dei fenomeni che riguardano l’infanzia e l’adolescenza. Questo ha contribuito ad arricchire i nostri focus e ha permesso di condurre analisi su temi specifici, quali ad esempio la povertà energetica e alimentare.

Ampio spazio è stato dato al tema del digitale e dell’educazione e alla condizione dei minori stranieri non accompagnati. Alcuni approfondimenti hanno poi permesso di far luce su fenomeni quali lo sfruttamento dei figli dei braccianti nelle campagne di Latina e Ragusa e la condizione delle madri in Italia.

Il Data Hub

A supporto dei nostri studi, quest’anno abbiamo lanciato anche un Data Hub online: un ricco catalogo di informazioni dove esplorare i dati e navigare tra le mappe, che ha l’obiettivo di condividere conoscenza, rilevare le disuguaglianze e individuare i territori a rischio per generare nuove riflessioni sui fenomeni e monitorare l’attuazione dei diritti che riguardano l’infanzia e l’adolescenza.

Tempi digitali - XIV Atlante dell’infanzia (a rischio)

Uno dei capisaldi della nostra attività di ricerca è senza dubbio l’Atlante dell’Infanzia a rischio. La quattordicesima edizione analizza la condizione di bambine, bambini e adolescenti in Italia alla luce delle intense e rapide trasformazioni in atto nelle tecnologie e negli ambienti digitali.

Ci sono rischi da arginare, opportunità da offrire, ruolo pubblico da ampliare, nuove regole da stabilire, con la scuola che diviene ancora più centrale anche nel suo compito educativo per sviluppare competenze digitali e valorizzare nuove strategie didattiche partecipative e inclusive. L’Atlante rappresenta l’impegno della nostra Organizzazione per affrontare la “Quarta Rivoluzione” - quella appunto dei Tempi Digitali - dalla parte delle bambine e dei bambini e delle nuove generazioni, affinché si riescano ad ampliare i loro diritti e la loro partecipazione. Perché l’ambiente digitale e le nuove tecnologie possono davvero diventare per i ragazzi e le ragazze un prezioso spazio di protagonismo, in grado di abbattere i muri e allargare gli sguardi.

Non è un gioco - indagine sul lavoro minorile in italia

A distanza di dieci anni dalla precedente indagine, siamo tornati ad accendere i riflettori sui numeri del lavoro minorile in Italia, scattando una fotografia aggiornata di un fenomeno diffuso, ma in larga parte sommerso e invisibile.

Le stime indicano infatti che sono 336 mila i minorenni tra 7 e 15 anni con almeno un’esperienza di lavoro prima dell’età legale consentita, tra cui quasi un 14-15enne su tre che svolge un’attività particolarmente dannosa per il proprio percorso educativo o per il benessere psicofisico.

Lavorare prima dell’età stabilita dalla legge nega i diritti fondamentali di bambine, bambini e adolescenti, minacciando i loro percorsi di apprendimento e riducendo notevolmente le opportunità di crescita educativa e sociale, aumentando il rischio di bocciature, limitando la frequenza a scuola e alimentando così, in molti casi, il fenomeno della dispersione e dell’abbandono scolastico.

Si tratta di giovani che spesso iniziano a lavorare troppo presto, senza contratti e senza alcuna forma di tutela, nella ristorazione, nei negozi al dettaglio, in campagna o nei cantieri, fino a spingersi oltre le nuove frontiere del commercio online e dentro le reti informali dell’illegalità.

A raccontarci le loro storie, le testimonianze dirette delle ragazze e dei ragazzi intervistati da loro pari che, nei panni di ricercatori e ricercatrici, hanno preso parte attiva all’indagine, e ci hanno offerto una prospettiva unica e privilegiata sul fenomeno.

Le evidenze emerse interrogano le istituzioni, la scuola, il Terzo Settore, il mondo produttivo e, in generale, la società, richiamando all’urgenza di misure e interventi efficaci per prevenire e contrastare il lavoro minorile.