Sostenibilità ambientale
Nel corso del 2022 Save the Children Italia ha lavorato per definire il percorso di decarbonizzazione e l'allineamento dei relativi indicatori in coerenza con gli obiettivi 2030 stabiliti da Save the Children International.
Si è dunque svolta un'attività di Due Diligence per conoscere lo stato dell'arte di Save the Children Italia relativamente alle aree di intervento individuate da Save the Children International – Electricity, Business Travel, Fuel, Freight – ed è stata realizzata una valutazione preliminare della Sustainability Roadmap, finalizzata a idenficiare le azioni più idonee al raggiungimento dei target di riduzione dell'impronta carbonica richiesti a livello internazionale nell'orizzonte 2030.
Per elaborare questa roadmap si è svolta una desk review dei consumi delle nostre sedi e del volume degli spostamenti dello staff, sono stati eseguiti sopralluoghi tecnici nella sede centrale di Roma e in alcune sedi di progetto più rappresentative ed è stata lanciata una survey sulla mobilità casa/lavoro rivolta al personale della sede di Roma.
Road Map
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2019
- Definizione progetto Save Goes Green.
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2020
- Raccolta dati quantitativi su impatto ambientale degli edifici e qualitativi sulle percezioni e l’esperienza del personale rispetto all’approccio alla sostenibilità.
- Attività di comunicazione presso la sede centrale sui temi della sostenibilità e dell'Agenda 2030.
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2021
- Focus Group sui temi Decarbonizzazione, Supply Chain, Mobilità, Comunicazione.
- Redazione proposta di policy per la Responsible Supply Chain.
- Nomina mobility Manager.
- Efficientamento energetico della sede di Roma.
- Lancio Tiaki Platform.
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2022
- Ampliamento del progetto Goes Green alle aree di intervento definite da Save the Children International per l'orizzonte 2030.
- Valutazione preliminare della Sustainability Roadmap.
- Misure di energy saving implementate nella sede di Roma.
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2023
- Ampliamento del progetto Goes Green a tutti gli indicatori ESG della Tiaki Platform.
- Valutazioni di fattibilità certificazione EMAS.
A titolo esemplificativo, la valutazione delle sedi di progetto si è focalizzata sulla possibilità di realizzare un percorso di decarbonizzazione attraverso una serie di iniziative quali attività di relamping (ovvero sostituzione delle lampade tradizionali con punti luce a LED), di riduzione delle dispersioni termiche, di rinegoziazione dei contratti di fornitura elettrica da fonti rinnovabili, di attivazione - dove possibile - di impianti fotovoltaici.
Gli avvenimenti del 2022, in particolare lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, con il conseguente vertiginoso aumento delle tariffe energetiche, hanno poi di fatto rappresentato un ulteriore stimolo a contenere i consumi energetici. Save the Children Italia ha risposto con un piano di misure di energy saving implementate nella sede centrale, che rappresenta una quota rilevante dei consumi totali dell'Organizzazione in Italia. Nela sede centrale è stata poi portata a termine e definitivamente collaudata la programmazione delle luci domotiche, complementate dall'installazione di interruttori elettronici negli spazi che ospitano le postazioni di lavoro, che consentono di ridurre gli sprechi calibrando l'illuminazione manualmente quando necessario.
I prossimi passi consisteranno nel pianificare su un arco temporale ampio gli interventi del percorso di decarbonizzazione che richiedono investimenti strutturali, mentre quelli che poggiano su revisioni di policy e processi verranno progressivamente prioritizzati e implementati in un orizzonte temporale più ravvicinato. L'obiettivo di certificazione EMAS inizialmente previsto come punto di arrivo del progetto Goes Green nel 2023, dopo attenta analisi, è stato ritenuto non più perseguibile mentre il lavoro si focalizzerà sull'allineamento degli ambiti e degli indicatori definiti a livello globale dal movimento Save the Children.
Allo stato attuale, le tabelle seguenti rappresentano la fotografia dei consumi energetici e delle relative emissioni, che riguardano due categorie: 1) utilizzo delle sedi, di uffici e di progetto, direttamente condotte da Save the Children (che risulta titolare delle utenze di luce e gas); 2) mobilità dello staff per ragioni di servizio, includendo quindi l'uso dei veicoli di proprietà di Save the Children e quello dei mezzi noleggiati per svolgere missioni.
Consumi energetici (riscaldamento e processi)
Unità di misura | 2022 | 2021 | 2020 |
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Giga Joule (GJ) | 1957 | 1881 | 1377 |
Consumi energetici (auto)
Unità di misura | 2022 | 2021 | 2020 |
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Giga Joule (GJ) | 285 | 275 | 164 |
In questo contesto si declinano i consumi energetici diretti ed indiretti di Save the Children e le proprie emissioni di CO2, suddivise per tipologia.
Nello specifico, al fine di comprendere la natura delle emissioni prodotte, le stesse si dividono in:
- Emissioni cd. dirette, ovvero generate all'interno dell'Organizzazione (Scope 1, definite secondo il GHG Protocol).
- Emissioni indirette, ovvero emissioni non imputabili direttamente all'Organizzazione ma al fornitore di energia specifico (Scope 2, definite secondo il GHG Protocol).
Emissioni Scope 1
Unità di misura | 2022 | 2021 | 2020 |
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tCO2 | 19,89 | 18,24 | 9,87 |
Per quanto concnerne il calcolo delle emissioni indirette invece, si considera l'energia utilizzata per il riscaldamento/raffreddamento dele sedi. Il calcolo in parola tiene conto sia dell'intensità media delle emissioni di GHG delle reti sulle quali si verifica il consumo di energia (Located based, ovvero un calcolo rappresentativo del mix energetico locale alla base della produzione di energia utilizzata), sia la specifica natura contrattuale scelta dall'Organizzazione (Market based).
La metodologia di calcolo dello Scope 1 fa riferimento ad una stima per le auto a gasolio di KM 18/l e per le autovetture a benzina di KM 15/l partendo dal dato corretto del chilometraggio totale, per poi essere convertita in emissione tramite fattori di conversione EPA. Mentre per il calcolo dello Scope 2 (Location based) i fattori di conversione utilizzati fanno capo al DEFRA e ai fattori di emissione di Enerdata. In ultimo il dato dello Scope 2 (Marked based) fa capo ai fattori di conversione del DEFRA e ai fattori di conversione dell'European residual Mix.
Emissioni Scope 2 (Location based)
Unità di misura | 2022 | 2021 | 2020 |
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tCO2 | 141,10 | 132,55 | 103,85 |
Emissioni Scope 2 (Market based)
Unità di misura | 2022 | 2021 | 2020 |
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tCO2 | 248,19 | 239,51 | 175,42 |
Il confronto tra gli anni rendicontati deve altresì tenere conto del fatto che, in termini di utilizzo delle sedi e di mobilità per servizio, il 2022 è da considerarsi come la baseline maggiormente rappresentativa, in quanto il 2021 ed il 2020 hanno fortemente risentito del periodo pandemico caratterizzato da un ridotto indice di occupazione delle sedi e da una limitata mobilità.
Auspichiamo che il rendiconto 2023 possa riportare un confronto maggiormente verosimile e concreto, in quanto riflesso degli interventi sopra descritti e del progressivo percorso di decarbonizzazione intrapreso.