Save the Children Italia: la nostra identità
Nome
Save the Children Italia-ETS
A decorrere dal 10 maggio 2023 Save the Children Italia è divenuta formalmente ETS in seguito al provvedimento di iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo settore e ha dunque cambiato la sua denominazione sociale in "Save the Children Italia-ETS"; tuttavia le informazioni riportate all'interno del presente Bilancio sono riferite alla situazione in essere alla data del 31 dicembre 2022.
Anno di nascita
1998
Codice fiscale
97227450158
Partita IVA
07354071008
Sede legale
Piazza di San Francesco di Paola, 9, 00184, Roma
Altre sedi
Milano, Napoli, Torino, Marghera (VE), Prato, Ancona, Bari, Platì (RC), Catania, L'Aquila
Forma giuridica
Associazione iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche al n° 297/2004
Attività statutarie
Scopo dell'Associazione è la promozione e protezione dei diritti dei minori - secondo la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia - in Italia ed in ogni parte del mondo. L'Associazione opera in particolare nel settore della cooperazione in favore delle popolazioni dei Paesi in via di viluppo, dell'assistenza psicologica, sociale, pedagogica e socio-sanitaria, come di ogni altra forma di assistenza e soccorso ai bambini che vivono in condizioni disagiate o di emergenza.
Altre informazioni
L'Associazione si avvale della qualifica di ONLUS e può svolgere attività direttamente connesse a quelle istituzionali, ovvero accessorie in quanto integrative delle stesse, nei limiti consentiti dalla legge (articolo 10 del d.lgs. n. 460/1997). Save the Children Italia è membro di Save the Children Association, il movimento globale che opera in circa 120 paesi con una rete di 30 organizzazioni nazionali e attraverso Save the Children International, la struttura operativa con sede a Londra che implementa gli interventi internazionali del movimento nel mondo. Oltre che in ambito internazionale, Save the Children Italia opera su tutto il territorio nazionale in collaborazione con. i suoi partner progettuali per l'implementazione delle sue finalità istituzionali.
Save the Children Italia parte del movimento globale
Paesi | 62 |
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- Afghanistan
- Albania
- Australia*
- Bangladesh
- Bolivia
- Bosnia-Erzegovina
- Burkina Faso
- Cambogia
- Colombia
- Costa D'Avorio
- Egitto
- El Salvador
- Etiopia
- Filippine
- Georgia
- Giordania
- Grecia
- Guatemala
- Haiti
- India
- Iraq
- Italia
- Kenya
- Kosovo
- Libano
- Liberia
- Lituania
- Malawi
- Mali
- Mauritania
- Mozambico
- Myanmar
- Nepal
- Nicaragua
- Niger
- Nigeria
- Pakistan
- Perù
- Polonia
- Repubblica Democratica del Congo
- Romania
- Ruanda
- Senegal
- Siria
- Somalia
- Sri Lanka
- Sud Sudan
- Sudafrica
- Sudan
- Tanzania
- Territori Palestinesi Occupati
- Thailandia
- Tunisia
- Turchia
- Ucraina
- Uganda
- USA*
- Venezuela
- Vietnam
- Yemen
- Zambia
- Zimbabwe
Nella mappa i Paesi membri che hanno ricevuto supporto dal Fondo Globale Umanitario per la risposta ad emergenze domestiche sono segnati da un asterisco.
Il tool utilizzato per la visualizzazione dei Paesi non rileva i Territori Palestinesi Occupati, in cui Save the Children è invece presente.
Nel 2022 Save the Children Italia ha sostenuto il movimento globale in 62 paesi fornendo expertise tecnica, finanziamenti, supporto strategico in ambito programmatico e di advocacy, rispondendo alle principali emergenze e implementando programmi di sviluppo innovativi.
Questi 62 paesi sono stati destinatari di finanziamenti di Save the Children Italia per l’implementazione dei progetti oppure - per un’azione ancora più efficace su scala mondiale e per massimizzare l’impatto del nostro intervento – hanno beneficiato di un sostegno attraverso i Fondi Globali per l’Educazione (Safe Back to School and Learning) e la risposta alle Emergenze (Humanitarian Fund).
L'infanzia negata: in aumento disuguaglianze e povertà
Fonti: Save the Children, UNHCR, UNICEF, Eurostat, Istat, INVALSI, Ministero dell'Interno, Ministero dell'Istruzione e del Merito, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Nel mondo
Emergenza fame
- Quasi un miliardo di persone (828 milioni) soffre la fame nel mondo: 14 volte la popolazione dell’Italia.
- In paesi a reddito medio-basso, due minori su tre sono in situazione di povertà alimentare. Di questi, 220 milioni soffrono gravi carenze alimentari.
- 5 milioni di bambine e bambini sono morti prima di aver raggiunto i 5 anni. Le cause principali comprendono malattie curabili come polmonite, diarrea, malaria
Cambiamenti climatici
- Oltre 1 miliardo di bambine e bambini – quasi la metà della popolazione infantile mondiale vive in aree a rischio di minacce climatiche, come inondazioni o gravi siccità.
- 23,7 milioni di persone sono costrette a spostarsi all’interno dei propri paesi a causa di fenomeni climatici estremi.
Mancato accesso all'educazione
- 244 milioni di bambine, bambini e adolescenti non frequentano la scuola, di cui 67 milioni in età di scuola primaria (6-11 anni).
- Il 50% di bambini e bambine (oltre 175 milioni) non frequenta l’educazione pre-primaria.
La piaga della povertà estrema
- Si stima che nel 2022 oltre 650 milioni di persone abbiano vissuto in condizioni di estrema povertà.
- Si stima che un bambino su quattro nel mondo viva sotto la soglia di povertà del proprio paese.
- Almeno 110 milioni di bambine e bambini necessitano di assistenza umanitaria.
La guerra che distrugge l'infanzia
- Almeno 449 milioni di bambine e bambini vivono in zone di conflitto.
- Si stima che nel 2022 101 milioni di persone siano state costrette a lasciare le proprie case a causa dei conflitti armati. Di queste circa l’83% è ospitato in paesi a basso o medio reddito.
- Il 41% delle persone sfollate sono minori.
Salute mentale e malessere psicologico
- A livello globale, un adolescente su sette tra i 10 ed i 19 anni soffre di un disturbo mentale.
- A causa della pandemia, l’83% dei bambini di tutto il mondo avverte un aumento dei sentimenti negativi e tra i minori sono in crescita i livelli di depressione, ansia, solitudine e autolesionismo.
In Italia
Denatalità e infanzia a rischio estinzione
- Negli ultimi 15 anni la popolazione di bambine, bambini e adolescenti è diminuita di oltre 600 mila unità.
- Solo nel 2022, i nuovi nati della popolazione residente sono stati 392.600, in diminuzione dell’1,7% rispetto al 2021, nuovo record negativo.
Minori in povertà assoluta
- Sono quasi 1,4 milioni i minori in povertà assoluta (pari al 14,2% del totale), un’incidenza stabile rispetto al 2020 ma maggiore di quasi tre punti percentuali rispetto al 2019, quando era pari all’11,4%.
Le statistiche dell’Istat sulla povertà anno 2022 usciranno il 25 ottobre 2023. Pertanto, l’ultimo anno disponibile dell’indicatore di povertà assoluta contenuto nel Rapporto Bes è quello riferito al 2021.
Disuguaglianze in culla
Solo il 13,7% dei minori usufruisce di asili nido o servizi integrativi per l’infanzia finanziati dai Comuni, a conferma che in Italia le diseguaglianze e la povertà educativa si sperimentano sin dalla primissima infanzia.
Cali di apprendimento
- Solo il 38,2% delle classi della scuola primaria degli istituti pubblici (escluse quindi le paritarie) usufruisce del tempo pieno, con forti disparità sul territorio.
- 9,7% è il tasso di dispersione implicita, ovvero il numero di ragazzi all’ultimo anno delle superiori che non raggiungono livelli sufficienti in italiano, matematica e inglese.
La crescita degli early school leavers e l'aumento dei NEET
- Il 11,5% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni non ha concluso il ciclo d’istruzione.
- Il 19% dei giovani tra i 15 e 29 anni non lavora, non studia e non è inserito in alcun percorso di formazione (NEET).
Migranti e rifugiati presenti in Italia
- A gennaio 2022, gli stranieri residenti in Italia rappresentano l’8,5% del totale della popolazione. I minori stranieri sono l’1% circa del totale degli stranieri residenti e il 13,4% del totale dei minori presenti sul territorio nazionale.
- Sono 173.589 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina arrivate in Italia (al 16 dicembre 2022), di cui oltre 49 mila bambini. Quasi 168 mila hanno fatto domanda di protezione temporanea nel nostro Paese.
- Oltre 118 mila i migranti arrivati in Italia nel 2022, esclusi gli arrivi di cittadini ucraini. Quasi il 90% sono arrivati via mare e di questi il 12,7% (pari a 13.386) sono minori stranieri non accompagnati.
- Oltre 107 mila i migranti e rifugiati in Italia, di cui oltre 20 mila sono i minori stranieri non accompagnati con un aumento del 64% rispetto al 2021, attribuibile anche all’arrivo di molti MSNA provenienti dall’Ucraina.