Principali campagne

IMPOSSIBILE 2022

Non c'è nessuna insita impossibilità nel salvare i bambini del mondo. È impossibile solo se ci rifiutiamo di farlo». Lo diceva un secolo fa Eglantyne Jebb, fondatrice di Save the Children e lo abbiamo voluto ribadire nell’evento che abbiamo provocatoriamente chiamato IMPOSSIBILE 2022, che si è tenuto dal 19 al 22 maggio a Roma. Le quattro giornate hanno coinvolto esperti, giovani, rappresentanti delle istituzioni, del mondo della cultura e dell’accademia, organizzazioni del terzo settore e persone che operano quotidianamente sul campo, con l’obiettivo di condividere proposte e interventi concreti per costruire il futuro di bambine, bambini e adolescenti, ora. Voci diverse per costruire nuove alleanze necessarie ad affrontare sfide ambiziose affinché qualunque luogo, in Italia e nel mondo, sia un buon posto per nascere e crescere protetti e con l’opportunità di sviluppare competenze e talenti. Cinque i temi centrali su cui si sono incentrati workshop, dibattiti e dirette social: i conflitti e la crisi climatica; le migrazioni; il diritto all'educazione e la lotta alla povertà; la rigenerazione dei territori della crescita dei bambini; la valorizzazione dei talenti.

La campagna e le attività di comunicazione

L’evento si è aperto il 19 maggio, il giorno del compleanno di Save the Children, con la presentazione delle proposte dell’Organizzazione agli interlocutori di alto profilo, approfondendo nello specifico quelle che riguardano le politiche nazionali ed europee. La giornata del 20 è stata invece dedicata alle gravi crisi internazionali.

La partecipazione dei giovani è stato il tratto caratterizzante di tutto l’evento e in particolare il loro protagonismo è stato centrale nella terza e nella quarta giornata, quando si è tenuto il Festival del Movimento Giovani per Save the Children ad Ostia. Momento di conoscenza, scambio, attivismo e mobilitazione per le ragazze e i ragazzi che hanno anche promosso, nell’arco delle due giornate una serie di azioni di cittadinanza attiva sul territorio.

IMPOSSIBILE 2022 ha popolato anche la rete con molti appuntamenti online distribuiti nei quattro giorni di programma e su tutti i canali social dell'Organizzazione. Quasi 20 ore di dirette e 200 fra post, tweet e stories per riflettere e confrontarsi sui temi dell’infanzia e dell’adolescenza. In particolare, il 19 e il 20, dalle ore 18 alle 22, si sono tenuti i “Dialoghi sull’impossibile” una diretta sui canali social di Save the Children e Tlon, con Andrea Colamedici e Maura Gancitano, filosofi, scrittori e ideatori di Tlon, per dialogare con 30 esperti di impossibile e per riflettere insieme su un futuro che diventi possibile.

Un momento speciale è stato riservato a “Una Notte per l’Impossibile”, un evento nell’evento, per sensibilizzare e raccogliere i fondi per sostenere gli interventi di Save the Children per i bambini e le famiglie coinvolte nella crisi umanitaria legata al conflitto in Ucraina. La serata, condotta dall’attore Cesare Bocci, Ambasciatore di Save the Children, ha visto tra i protagonisti Francesca Mannocchi e il fotografo Alessio Romenzi, con la loro testimonianza sull’esperienza sul campo in Ucraina, l’attrice Vittoria Puccini che ha accompagnato la testimonianza di Hannah, una giovane nigeriana arrivata minorenne in Italia e l’attore Francesco Montanari, con un monologo sulla povertà che compromette il futuro dei bambini. Tra i protagonisti anche lo chef stellato Niko Romito, amico e sostenitore dell’Organizzazione da anni, che ha curato la preparazione della cena, oltre a condividere la testimonianza di un’esperienza sul campo con Save the Children in Bolivia. La serata è stata conclusa dalla performance della cantante Noemi, testimonial dell’Organizzazione, che ha dedicato un’interpretazione speciale del suo brano “Acciaio”, per sottolineare la resilienza dei bambini che sono come “fiori d’acciaio” e in mezzo alle macerie dei conflitti vogliono vivere e continuare a crescere.

Alcuni risultati di comunicazione

  • 500 mila persone raggiunte con le attività relative all'evento sui social network, che hanno generato oltre 20 mila interazioni e oltre 1.000 mention on line
  • 900 persone da tutta Italia hanno partecipato alle 4 giornate di incontri e lavoro per ragionare su proposte concrete, individuare come indirizzare l’impiego delle risorse economiche disponibili in questa fase e stabilire nuove alleanze tra istituzioni, settore privato e terzo settore per promuovere e rinforzare una forte volontà politica condivisa.
Una bambina yemenita dipinge fiori, simbolo di rinascita, sul muro di una scuola distrutta dalle bombe
credits:
Albaraa Mansoor per Save the Children

Stop alla Guerra sui Bambini

Dal 2019 portiamo avanti una campagna per la protezione dei bambini in paesi in guerra: per quelli che hanno visto la propria quotidianità stravolta tutta d’un tratto e per quelli che nella vita non hanno conosciuto altro.

Il numero di bambini coinvolti nei conflitti è drammatico ed è in aumento. Parliamo di bambini che rischiano ogni giorno di essere uccisi o mutilati, reclutati, rapiti, abusati sessualmente, di vedere le loro scuole attaccate o di essere lasciati senza aiuti.

Il 24 febbraio 2022 sono state udite esplosioni nella capitale Kiev e in tante altre grandi città dell’Ucraina. I raid aerei e i colpi di mortaio hanno devastato ogni cosa, in pochi giorni la guerra è arrivata ovunque colpendo abitazioni, scuole, asili, orfanotrofi e ospedali.Ancora oggi in Ucraina non ci sono più luoghi sicuri.

Per i bambini ucraini e per quelli dello Yemen, della Siria, della Repubblica Democratica del Congo e di tanti paesi dimenticati abbiamo lanciato iniziative di sensibilizzazione pubblica e azioni di mobilitazione chiedendo anche al nostro Governo di intervenire in modo veloce e concreto.

La campagna e le attività di comunicazione

I risultati di una ricerca sull’Afghanistan che abbiamo pubblicato a febbraio ci raccontavano di un Paese in cui circa un quinto delle famiglieè stato costretto a mandare i propri figli a lavorare, a causa del crollo dei redditi, e dove circa un milione di bambini è coinvolto nel lavoro minorile. Pochi mesi prima avevamo già lanciato una petizione, chiedendo al nostro Governo il sostegno ai minori e le loro famiglie in fuga dal Paese e l’aumento urgente degli aiuti per i bambini e le bambine all'interno del territorio afghano. Dopo poco il nostro Governo ha risposto stanziando fondi aggiuntivi e creando due tavoli di lavoro con la società civile sugli ambiti di intervento prioritari, ma la situazione in Afghanistan si è ulteriormente aggravata. Per questo motivo abbiamo deciso di lanciare una nuova petizione chiedendo al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale di sbloccare i finanziamenti vitali per il Paese. Al momento una parte dei fondi è stata sbloccata ma non è sufficiente e continuiamo a fare pressione perché venga data una risposta immediata per i bambini afghani.

A marzo, pochi giorni dopo dall’inizio del conflitto in Ucraina e per tutti i bambini dei paesi in guerra, abbiamo lanciato l’iniziativa Coltiviamo la Pace per inondare i social media, le strade e ogni singolo luogo con i fiori in segno di sostegno e speranza. Per l’occasione abbiamo realizzato un video con Noemi, nostra testimonial, che ha dedicato la sua canzone “Acciaio” a tutti i bambini che sono in zone di guerra e come fiori d'acciaio crescono tra le macerie e vogliono vivere e continuare a crescere in luoghi sicuri e protetti. A supporto della popolazione ucraina abbiamo avviato una raccolta fondi via Instagram, condivisa e promossa da molte celebrities sui propri profili social: i soldi raccolti sono stati utilizzati per offrire supporto alle persone e ai bambini coinvolti nel conflitto. Altri cantanti e musicisti hanno sostenuto l’Organizzazione con la scelta di devolvere i proventi dei propri singoli: Vasco Rossi e Marracash con il brano “La pioggia della domenica” e Elodie con “Bagno a mezzanotte”. Accanto a noi, si è impegnata anche RDS 100% Grandi Successi con la campagna “RDS No War” per fornire a oltre 300 famiglie ucraine acqua, cibo, medicine e kit igienici.

A supporto della pace in Ucraina, il 4 aprile in Piazza Maggiore a Bologna, si è tenuto il Concerto Tocca a Noi, una maratona di musica e spettacolo a sostegno di Save the Children supportata dal Comune di Bologna. Nato dall’appello della Rappresentante di Lista per mandare un messaggio di pace contro la guerra in Ucraina, all’evento hanno partecipato alcuni tra gli artisti italiani più amati ed è stato trasmesso in diretta dalla RAI raggiungendo un pubblico davvero ampio a cui abbiamo voluto ricordare, ancora una volta, l’urgenza di fermare le violenze contro i bambini che vivono in paesi in guerra.

A settembre, l’attore Cesare Bocci e lo scultore Jago si sono recati in Romania, al confine con l’Ucraina, per vedere con i propri occhi quanto la guerra avesse stravolto la vita di bambini e bambine e la risposta di Save the Children all’emergenza.

Alcuni risultati di comunicazione

  • 650 uscite media sulla nostra partecipazione al concerto Tocca a Noi e 3300 mention online
  • Oltre 25.000 firme raggiunte con la petizione in poche settimane dal lancio
  • Oltre 12 milioni di persone raggiunte con il video "Acciaio", di cui 11 milioni sul canale TikTok lanciato proprio in questa occasione

Il nostro no alla guerra

Quando in gioco c’è la vita di migliaia di persone, tra cui moltissimi bambini innocenti, non si può non prendere posizione. Noi artisti abbiamo una responsabilità e con questo concerto abbiamo voluto unire tutte le nostre voci per gridare a tutti il nostro no alla guerra.

La Rappresentante di Lista Veronica e Dario

Emergenza fame

La combinazione letale di Covid-19, conflitti e cambiamenti climatici ha portato la fame e la malnutrizione a livelli mai raggiunti prima, sia in aree del mondo già lungamente provate, come il Corno d’Africa, che in maniera diffusa in quasi tutto il pianeta. Stiamo assistendo a una crisi alimentare gravissima che sta colpendo e devastando giovani vite in tutto il mondo. Milioni di famiglie cercano di sfamare i propri figli, ma il cibo è scarso a causa dell’aumento del costo degli alimenti dovuto anche alla guerra in Ucraina e alla crisi climatica.

Noi siamo impegnati sul campo per fornire cibo, acqua, accesso ai mezzi di sussistenza e ai servizi sanitari per impedire che i bambini soffrano la fame, ora o in futuro. Ma servono fondi urgenti per la più grave emergenza alimentare del 21° secolo, per intervenire subito in paesi come la Somalia, dove un bambino su 6 è affetto dalla forma di malnutrizione più letale. Per questo abbiamo lanciato la campagna Emergenza Fame, per dare cibo terapeutico, acqua e cure mediche ai bambini la cui vita è appesa ad un filo e per chiedere alle istituzioni nazionali e internazionali di affrontare le cause strutturali di questa emergenza alimentare.

La campagna e le attività di comunicazione

Abbiamo lanciato la campagna Emergenza Fame, e avviato la raccolta fondi, con uno stunt a Roma il 16 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. L’obiettivo era di accendere i riflettori su uno dei killer più silenziosi per bambine e bambini: la malnutrizione. Abbiamo voluto mostrare il volto di S.A.M. (Severe Acute Malnutrition/Malnutrizione Acuta Grave), stampato su un enorme striscione srotolato al Circo Massimo.

S.A.M. rappresenta il volto di tutte le bambine e i bambini che nel mondo stanno rischiando di morire a causa della malnutrizione, circondati dal silenzio e dall’indifferenza del mondo intero.

Abbiamo anche promosso una petizione proprio per chiedere al Governo italiano e alle Istituzioni internazionali di: stanziare immediatamente le risorse necessarie per salvare le vitedi coloro che sono già colpiti dalla crisi alimentare e ulteriori investimenti per prevenire le emergenze; affrontare le cause strutturali di questa emergenza alimentare aumentando significativamente le risorse per la cooperazione internazionale e per uno sviluppo sostenibile per il Pianeta e il benessere delle persone.

Dal 17 ottobre al 23 ottobre c’è stata una settimana di raccolta fondi con il sostegno informativo di Rai per la Sostenibilità, che ci ha permesso di ottenere un ampio spazio nell’ambito dei Tg e di vari programmi. I media hanno anche parlato del supporto della Lega serie A, che da venerdì 21 a lunedì 24 ottobre, ha visto coinvolte tutte le squadre della Serie A TIM che sono scese in campo per supportare Save the Children invitando tutti i tifosi a contribuire con una donazione. Altri spazi editoriali sono stati messi a disposizione da Sky per il Sociale, Tv 2000 e LA7. I fondi raccolti supportano lo sviluppo di interventi di contrasto alla malnutrizione in Somalia e India.

Alcuni risultati di comunicazione

  • Oltre 130 passaggi televisivi nei tg e nei programmi delle principali emittenti, nazionali e regionali e con la partecipazione di alcuni testimonial
  • 228mila visualizzazioni del video dello stunt su TikTok

Un gesto semplice, ma intenso e significativo

Ricordo quella giornata come un pomeriggio splendido, in cui mi sono sentita parte di un gruppo, che era lì per la stessa causa. Per me ha rappresentato una giornata di unione e pace: è stata la dimostrazione che basta poco, che anche il piccolo gesto è apprezzato, perché insieme può generare qualcosa di grande. Non possiamo far finta di nulla. Siamo figli della stessa terra e dunque è giusto che ognuno di noi si impegni per lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato.

Camilla Ranieri, volontaria Save the Children, Roma

Le nostre celebrities supporter

Tanti sono gli artisti che hanno sostenuto le campagne di Save the Children per dare voce a tutti quei bambini che l’Organizzazione supporta ogni giorno, raccontando la loro realtà quotidiana e soprattutto quello che c’è ancora da fare per dare loro un futuro.

Un ringraziamento speciale va ai nostri Ambasciatori Elisa, Giovanni Allevi, Cesare Bocci e a tutti gli artisti che da anni ci supportano, tra cui: Michela Andreozzi, Caterina Balivo, Mario Biondi, Alessio Boni, Rossella Brescia, Roberta Capua, Gianrico Carofiglio, Tosca D’Aquino, Claudia De Lillo, Isabella Ferrari, Claudia Gerini, Caterina Guzzanti, Francesco Montanari, Noemi, Silvia Salemi, Roberto Saviano, Syria, Tinto, Francesca Valla, Anna Valle.

Grazie anche a tutti coloro che hanno sostenuto le nostre campagne e iniziative: Paolo Borzacchiello, Alessandro Del Piero, Giorgia, Neva Leoni, Chiara Maci, Mammadimerda, Francesca Mannocchi, Emma Marrone, Valentina Melis, Pika Palindromo, Laura Pausini, Vittoria Puccini, Azzurra Rinaldi, Alessio Romenzi, Federico Ruffo, Giovanni Scifoni.

Grazie agli artisti che hanno partecipato al concerto Tocca a noi: La Rappresentante di Lista, Elisa, Elodie, Noemi, Gaia, Diodato, Brunori, Gianni Morandi, Paolo Benvegnù, Fast Animals and Slow Kids, Zen Circus, Rancore, Andrea Delogu ed Ema Stokholma.

Un ringraziamento speciale va a Salvatore Esposito e Nicolas Vaporidis che, in occasione della vincita dei reality show Celebrity Hunted e L’Isola dei Famosi VIP, hanno donato il montepremi all’Organizzazione. Infine, grazie a tutte le celebrities e gli influencer che hanno aderito al nostro Christmas Jumper Day, capitanati da Francesca Michielin: Michela Andreozzi, Cesare Bocci, Alessio Boni, Rossella Brescia, Isabella Ferrari, Neva Leoni, Francesco Montanari, Tinto, Max Vado, Silvia Salemi, Francesca Valla.

Grazie anche a: Andrea Delogu, Ema Stokholma, Cotto al dente, Paolo Camilli, Ludovica di Donato, Andrea Filocomo, Marica Ferrillo, Minimad, Misya, Simon&theStars, Verdy75, Family Welcome.