Lavorare in partnership

Save the Children lavora in partenariato con numerosi e diversi enti della società civile per garantire un approccio integrato nella promozione e tutela dei diritti dell’infanzia.

È infatti soltanto grazie alla collaborazione con altre realtà del territorio e alla condivisione di idee, esperienze e risorse che possiamo assicurare che i bisogni dei minori siano presi in considerazione e trovino risposta in tutti gli ambiti della vita quotidiana.

Attraverso il lavoro in partnership, Save the Children intende:

  • assicurare l’adozione di politiche (e misure attuative) a tutela dei diritti dell’infanzia, con un’attenzione particolare per i gruppi più vulnerabili, coinvolgendo, in primis, i bambini e le bambine e poi i governi, il settore privato, i media e la società civile;
  • sviluppare soluzioni innovative ai problemi che affliggono i minori e valutarne l’efficacia, ovvero la capacità di massimizzare i benefici, a fronte di determinate condizioni operative;
  • quando una soluzione si dimostra particolarmente efficace, diffonderla su scala per garantire che diventi patrimonio e pratica consolidata di governi e della società civile, aumentando il più possibile il numero di bambini e bambine che possono godere dei suoi benefici.

Il nostro approccio al lavoro in partnership è regolato da un framework di riferimento che ci guida nella selezione e nello sviluppo dei partenariati, puntando a coltivare relazioni sostenibili e a promuoverne la crescita.

Framework partnership di progetto: le 8 dimensioni di analisi

  1. Capacità tematica: Conoscenza della tematica di progetto e capacità di implementazione e sviluppo della metodologia specifica.
  2. Capacità programmatica: Capacità di sviluppare le linee programmatiche di mandato e individuare gli indirizzi strategici del progetto.
  3. Capacità gestionale: Capacità di gestione amministrativa e finanziaria del progetto.
  4. Compliance CSP: Rispetto delle procedure previste dalla Policy sulla salvaguardia dei minori di Save the Children.
  5. Governance e organizzazione: Valutazione del complesso di strumenti, regole, relazioni, processi e sistemi di un ente, che hanno come scopo la sua corretta ed efficiente gestione ed organizzazione.
  6. Solidità finanziaria: Valutazione dei bilanci societari per monitorare la capacità di opporre resistenza a shock esogeni.
  7. Compliance sicurezza: Monitoraggio delle azioni preventive, quali la formazione e la valutazione dei rischi in azienda necessarie alla sicurezza dei lavoratori e dei beneficiari di progetto.
  8. Compliance GDPR: Monitoraggio delle procedure e degli strumenti adottati per adeguarsi alla normativa europea sulla privacy.

Il 2022 ci ha visti impegnati a costruire – insieme ai nostri partner – le basi per lo sviluppo di sistema di monitoraggio e valutazione avanzato, al fine di semplificare la raccolta dati e restituire una lettura completa dell’efficacia e efficienza dei nostri progetti. Durante tutto il corso dell’anno, i nostri partner hanno collaborato attivamente con noi per trovare sempre nuove soluzioni in grado di migliorare la qualità dei nostri progetti, supportando tramite il loro contributo diretto, la definizione del Beneficiary Information & Monitoring System (BIMS), un sistema integratoche doterà i nostri partner e i nostri programmi, di uno strumento capace di monitorare in tempo reale i nostri progetti e valutarne l’andamento.

Un approccio comune per il monitoraggio dei progetti

A conclusione del primo anno di progettazione del sistema BIMS, il coinvolgimento dei partner di Save the Children è stato, a nostro avviso, particolarmente interessante. Infatti, ha consentito da un lato di avere informazioni dirette e concrete rispetto alle diverse realtà e modalità di raccolta dati dei tanti partner coinvolti e dall’altro, per la prima volta, di partecipare ad un processo di co-costruzione di un prodotto che sarà poi di utilizzo diretto dei partner stessi. Soprattutto, è stata l’occasione per condividere una visione di monitoraggio e per iniziare ad approcciarsi insieme ad un significato comune di valutazione di impatto.

Laura Cucinelli, Presidente della Cooperativa CIvicoZero

Le partnership dei Programmi Italia

I partner programmatici svolgono un ruolo strategico nei nostri progetti sul campo.
Sono organizzazioni della società civile, enti, associazioni, università, enti di ricerca ed istituzioni che conoscono a fondo il territorio e le comunità in cui operiamo. Ogni anno mobilitiamo in Italia decine di partner locali. In sinergia con loro realizziamo i nostri progetti e ci impegniamo a costruire reti e relazioni durature e improntate alla sostenibilità.

Tutto il lavoro sui partenariati è preso in carico da un’unità specifica di Save the Children che si occupa di curarne il ciclo di vita, dalla selezione sino al termine del partenariato. Save the Children promuove la costruzione di partenariati per rafforzare stabilmente il tessuto socio-­educativo, individuando soggetti qualificati e radicati sul territorio da accompagnare nello sviluppo e nel rafforzamento di competenze, con una costante attenzione al capacity building.

Partner di progetto 72

in Italia

Partnership agreement 180
Staff partner 619

coinvolti nei nostri progetti

Ai partner di progetto si aggiungono 432 Partner di rete (Università, Enti di Ricerca, Associazioni, Istituzioni, Scuole) e 9 Partner fornitori esclusivi di Contratti di Servizio.

Distribuzione geografica dei partner sul territorio

Italia 86
Centro 24
Isole 12
Nord 31
Sud 19

Nota: a ogni partner può corrispondere più di un'area geografica nel caso in cui l'operatività si sviluppi su più territori

Posizione Partnership
Trentino 1
Lombardia 9
Piemonte 8
Liguria 4
Friuli-Venezia Giulia 2
Veneto 5
Emilia Romagna 2
Toscana 5
Marche 2
Abruzzo 5
Lazio 12
Campania 7
Puglia 6
Basilicata 3
Calabria 3
Sardegna 3
Sicilia 9

Partnership per aree tematiche di intervento

Contrasto alla povertà e sicurezza alimentare 96

di cui:

  • 46 Povertà 0-6
  • 48 Povertà educativa
Protezione 32

di cui:

  • 12 Integrazione Minori Migranti
  • 13 Violenza
  • 17 Tratta e sfruttamento
Educazione 40

di cui:

  • 14 Inclusione scolastica
  • 12 Reti di scuole e Partecipazione
  • 8 Educazione e didattica digitale
  • 6 Protagonismo Giovanile

Nota: a ogni partner possono corrispondere più aree tematiche

Un anno di lavoro a supporto dei Partner di progetto

Partner individuati da scouting 311
Parter valutati 25
Case Management (per chiusura collaborazione o risoluzione di criticità) 10
Partner pre-valutati 56
Partner formati 39
Nuovi Partner di progetto 11

Safety & Security

Nel 2022 è iniziato il percorso di upgrade e sistematizzazione del dispositivo di Safety & Security per tutta Save the Children Italia. Le aree di focalizzazione sono state innanzitutto la creazione di una struttura e la messa a punto della sinergia tra risorse interne ed esterne, la mappatura di processi e procedure e la relativa gap analysis, l’accompagnamento nelle valutazioni dei rischi operativi e dei piani di mitigazione per i nostri programmi domestici, il supporto per gli adempimenti Safety & Security delle missioni internazionali. Una particolare attenzione è stata dedicata a quelle aree dei nostri programmi domestici che, in virtù dei particolari contesti in cui si svolgono le attività, presentano le maggiori sfide operative. Tra questi, i progetti afferenti all’area Minori Migranti, all’area di Contrasto alla Tratta e allo sfruttamento lavorativo e allo sviluppo dei “Quartieri per crescere”. È stato realizzato un denso programma di formazioni di sicurezza per i team che operano in questi contesti, in aggiunta alla pianificazione delle formazioni di sicurezza generale e specifica per lo staff. In tema formazione è da segnalare anche che per la prima volta, grazie alla sinergia tra Save the Children Italia e l’azienda Smart Revolution, il nostro staff che visita paesi ad altro rischio sicurezza può effettuare il corso HEAT (Hostile Environment Awareness Training) in territorio italiano.

Nel corso dell’anno, infine, è stata ospitata a Roma la riunione annuale dell’area Global Safety & Security (GSS) del movimento Save the Children che ha consentito un importante confronto sui temi della sicurezza ed un allineamento con gli standard stabiliti a livello globale. Si tratta della prima volta che il GSS Annual Meeting si è svolto presso un membro Save the Children.