Chi siamo
Noi di Save the Children vogliamo che ogni bambino e ogni bambina abbiano un futuro. Lavoriamo ogni giorno con passione, determinazione e professionalità in Italia e nel resto del mondo per dare ai bambini e alle bambine l’opportunità di nascere e crescere sani, ricevere un’educazione ed essere protetti. Save the Children, dal 1919, lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.
Quando scoppia un’emergenza, siamo tra i primi ad arrivare e fra gli ultimi ad andare via. Collaboriamo con realtà territoriali e partner per creare una rete che ci aiuti a soddisfare i bisogni dei minori, garantire i loro diritti e ascoltare la loro voce. Miglioriamo concretamente la vita di milioni di bambine e bambini, compresi quelli più difficili da raggiungere.
Save the Children Italia è nata nel 1998. È una ONLUS e dal 2006 è riconosciuta dal Ministero degli Esteri come ONG. Fa parte del movimento globale Save the Children che opera in 118 paesi con una rete di 30 organizzazioni nazionali (Save the Children Association) e una struttura operativa (Save the Children International) che implementa gli interventi internazionali del movimento attraverso uffici in tutto il mondo. Save the Children internazionalmente ha uno status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) e adotta un approccio che si fonda sulla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia nel 1991. I membri di Save the Children Association condividono un’unica visione e missione, gli stessi valori, e una comune strategia a livello globale.
Visione, Missione e Valori
La nostra visione è un mondo in cui ad ogni bambino sia garantito il diritto alla sopravvivenza, alla protezione, allo sviluppo e alla partecipazione.
La nostra missione è promuovere miglioramenti significativi nel modo in cui il mondo si rivolge ai bambini e ottenere cambiamenti immediati e duraturi nelle loro vite.
I nostri valori
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Trasparenza
Siamo personalmente responsabili nell’utilizzare le nostre risorse in modo efficiente e adottiamo il massimo livello di trasparenza nei confronti dei donatori, dei partner e, più di ogni altro, dei bambini. -
Ambizione
Siamo esigenti con noi stessi e con i nostri colleghi, stabiliamo obiettivi ambiziosi e ci impegniamo per migliorare la qualità di tutto ciò che facciamo per i bambini. -
Collaborazione
Perseguiamo il rispetto reciproco, valorizziamo le diversità e lavoriamo con i partner unendo le nostre forze a livello globale per migliorare la vita dei bambini. -
Creatività
Siamo aperti a nuove idee, ci adoperiamo per il cambiamento e siamo pronti ad assumerci rischi per sviluppare soluzioni sostenibili per e con i bambini. -
Integrità
Lavoriamo aspirando sempre al massimo livello di onestà morale e comportamentale; non compromettiamo mai la nostra reputazione e agiamo sempre nel superiore interesse dei bambini.
Si dice spesso che gli obiettivi di Save the Children sono impossibili da raggiungere, che ci sono sempre stati bambini che soffrono e che sempre ci saranno. Lo sappiamo. Sono impossibili solo se permettiamo che ciò sia così. Solo se rifiutiamo di provarci.
Save the Children nel mondo: un movimento globale
Paesi di intervento | 118 | |
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Organizzazioni nazionali | 30 | |
Bambini raggiunti | 44,9 Milioni | Dati al 31 dicembre 2020 |
Fondi raccolti | 2,3 Miliardi di dollari | Dati al 31 dicembre 2020 |
Dove abbiamo lavorato nel 2021
- Afghanistan
- Albania
- Argentina
- Australia*
- Bangladesh
- Belgio
- Bhutan
- Bolivia
- Bosnia ed Erzegovina
- Botswana
- Brasile
- Burkina Faso
- Burundi
- Cambogia
- Canada*
- Capo Verde
- Ciad
- Cile
- Cina
- Colombia
- Corea del Sud*
- Costa Rica
- Costa D'Avorio
- Danimarca*
- Egitto
- El Salvador
- Emirati Arabi
- eSwatini*
- Etiopia
- Fiji*
- Filippine*
- Finlandia*
- Gambia
- Georgia
- Germania*
- Giappone*
- Giordania*
- Grecia
- Groenlandia
- Guatemala
- Guinea Bissau
- Guinea
- Haiti
- Honduras*
- Honk Kong
- India*
- Indonesia
- Iraq
- Islanda*
- Isole Salomone
- Italia*
- Kenya
- Kiribati
- Kosovo
- Laos
- Libano
- Liberia
- Lituania*
- Madagascar
- Malawi
- Macedonia del Nord
- Mali
- Mauritania
- Messico*
- Moldavia
- Mongolia
- Montenegro
- Mozambico
- Myanmar
- Nepal
- Nicaragua
- Niger
- Nigeria
- Norvegia*
- Nuova Zelanda*
- Paesi Bassi*
- Pakistan
- Panama
- Papua Nuova Guinea
- Paraguay
- Perù
- Regno Unito*
- Repubblica Democratica del Congo
- Repubblica Dominicana*
- Romania*
- Ruanda
- Russia
- Senegal
- Serbia
- Sierra Leone
- Singapore
- Siria
- Somalia
- Spagna*
- Sri Lanka
- Stati Uniti*
- Sud Sudan
- Sudafrica*
- Sudan
- Svezia*
- Svizzera*
- Tagikistan
- Tanzania
- Territori Palestinesi Occupati
- Thailandia
- Timor Est
- Togo
- Tonga
- Tunisia
- Turchia
- Ucraina
- Uganda
- Uruguay
- Vanuatu
- Venezuela
- Vietnam
- Yemen
- Zambia
- Zimbabwe
La Strategia Globale
- Nessun bambino morirà per cause prevenibili prima del suo quinto anno di vita (Survive)
- Tutti i bambini impareranno grazie a un’istruzione di qualità (Learn)
- La violenza contro i bambini non sarà più tollerata (Be protected)
L’infanzia a rischio: in aumento disuguaglianze e povertà
Nel Mondo
La guerra che distrugge l'infanzia
- Almeno 450 milioni di bambine e bambini vivono in zone di conflitto, il numero più alto da oltre un decennio.
- I minori rifugiati o sfollati nel 2020 sono 35 milioni, il dato più alto mai registrato.
Emergenza fame
- Oltre 2 milioni di bambine e bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno per malnutrizione o cause correlate: 1 ogni 15 secondi.
- Il 22% di minori sotto ai 5 anni, 149 milioni, soffre un ritardo della crescita a causa della malnutrizione.
Mancato accesso all'educazione
- Si stima che a dicembre 2021 almeno 117 milioni di minori nel mondo non andassero ancora a scuola a causa del Covid19. A questi si aggiungono i 258 milioni di bambine e bambini che non frequentavano le lezioni anche prima della diffusione del virus.
- 129 milioni di bambine in età scolare oggi non vanno a scuola. Altre 11 milioni sono a rischio di non andarci più, come conseguenza del virus.
La piaga della povertà estrema
- 356 milioni di bambine e bambini vivono in povertà estrema.
La crisi climatica
- Oltre 1 miliardo di bambine e bambini vive in aree a rischio di minacce climatiche, come inondazioni o gravi siccità.
- I bambini nati nel 2020 saranno esposti a eventi climatici estremi molto più che in passato: subiranno 2,6 volte in più la siccità, 2,8 volte in più le inondazioni dei fiumi e circa 3 volte in più la perdita dei raccolti agricoli e il doppio gli incendi devastanti.
In Italia
Denatalità e infanzia a rischio estinzione
- Negli ultimi 15 anni la popolazione di bambine, bambini e adolescenti è diminuita di oltre 600 mila unità.
- Solo nel 2021, i nati della popolazione residente sono stati 399.431, in diminuzione dell’1,3% rispetto al 2020, nuovo record negativo.
Minori in povertà assoluta
- Nel 2020 oltre 1,3 milioni di bambine e i bambini (pari al 13,5% del totale) non avevano lo stretto necessario per vivere dignitosamente. La stima per il 2021 vede questo dato aggravarsi ulteriormente (14,2%).
Disuguaglianza in culla
- Solo il 14,7% dei minori (1 bambino su 7) usufruisce di asili nido o servizi integrativi per l’infanzia finanziati dai Comuni, a conferma che in Italia le diseguaglianze e la povertà educativa si sperimentano sin dalla primissima infanzia.
Cali di apprendimento
- Solo il 36,3% delle classi della scuola primaria usufruisce del tempo pieno, con forti disparità sul territorio.
- 9,5% è il tasso di dispersione implicita, ovvero il numero di ragazzi all’ultimo anno delle superiori che non raggiungono livelli sufficienti in italiano, matematica e inglese.
La crescita degli early school leavers e l'aumento dei neet
2,1 milioni di giovani tra i 15 e 29 anni (pari al 23,3%) non lavorano, non studiano e non sono inseriti in alcun percorso di formazione (contro il 13,7% di media europea). Il dato più alto nell’Unione Europea.
Il 13,1% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni non hanno concluso il ciclo d’istruzione (contro il 9,9% di media europea).