Lo staff di Save the Children, ciascuno con in mano un aquilone volteggiante, radunati in piazza a Roma per chiedere aiuti umanitari e protezione per i bambini in Afghanistan
credits: Francesco Alesi per Save the Children

Comunicazione e Campaigning

La comunicazione di Save the Children del 2021 è stata fortemente caratterizzata dalle vecchie e nuove emergenze che si sono susseguite nel corso dell’anno. La pandemia di Covid non solo non è stata messa alle spalle, ma è tornata in maniera significativa nelle vite di ciascuno di noi e in particolare dei bambini e degli adolescenti, che si sono trovati ancora una volta alle prese con la didattica a distanza e la mancanza di opportunità di socializzazione. Le conseguenze psicosociali dell’impatto della pandemia sono state uno degli elementi che Save the Children ha scelto di affrontare con particolare attenzione, sia sul piano programmatico che su quello della comunicazione: sin dall’inizio del 2021, infatti, si è scelto di dare voce ai ragazzi e di ascoltare la loro voce per capire come stessero vivendo le conseguenze della pandemia. Una scelta che nel corso dell’anno è stata confermata in più occasioni e che ha visto proprio i ragazzi e le ragazze essere protagonisti di alcuni significativi momenti legati anche alla nostra comunicazione, dalla campagna “Riscriviamo il futuro”, disegnata insieme a loro e dedicata alla povertà educativa digitale e promossa sulle reti Rai, fino all’incontro di fine anno tra i ragazzi del Punto Luce di Torre Maura a Roma e il Presidente del Consiglio Mario Draghi, in cui il premier si è messo a disposizione per rispondere alle loro domande, in un intenso dialogo sul futuro.

Tra emergenze che possiamo definire “cronicizzate” come quella del Covid e nuove emergenze come quelle legate a nuovi conflitti o alla recrudescenza di vecchi, il tema della “guerra sui bambini” è stato un altro elemento di forte attenzione su cui l’Organizzazione ha scelto di puntare la propria attenzione. In particolare, marzo è da sempre il mese in cui ricorrono gli anniversari di due importanti conflitti, quello in Siria e quello in Yemen. In particolare, il primo, giunto al suo decimo anno, è stato ricordato con un evento che ha visto la cantante e ambasciatrice dell’Organizzazione, Elisa, esibirsi in un Colosseo vuoto per chiedere ad un’opinione pubblica troppo spesso assente di non dimenticare i bambini e le bambine della Siria, di non voltarsi dall’altra parte di fronte alle conseguenze della guerra sulla loro vita e sul loro futuro. Una richiesta accompagnata dalla voce della giovanissima attrice Cristina Magnotti, che ha portato in scena, la storia di uno dei tanti bambini che in Siria non hanno mai conosciuto la pace.

Oltre alle vecchie guerre, anche il riaccendersi di nuovi conflitti è stato un elemento su cui la comunicazione di Save the Children si è particolarmente soffermata: le violenze sui bambini a Cabo Delgado in Mozambico e in Myanmar, in cui tra l’altro a fine anno, hanno perso la vita anche membri dello staff dell’Organizzazione, e infine l’escalation di violenze in Afghanistan.

Oltre alla pandemia e ai conflitti, anche il tema dei cambiamenti climatici e delle sue conseguenze è stato oggetto di interesse della comunicazione. La Cop 26 e gli eventi che l’hanno preceduta hanno visto i ragazzi e le ragazze protagonisti assoluti e anche Save the Children ha voluto dare loro voce.

In occasione dei meeting Youth4Climate: Drive Ambition e PRE-COP26, che sono stati ospitati dall’Italia a Milano, l’Organizzazione ha promosso l’evento internazionale online Children and Youth Voices on the Climate Crisis, che ha visto protagonisti 13 giovanissimi attivisti e attiviste, tra i 12 e i 18 anni, impegnati nei loro paesi e nelle loro comunità nella difesa e nella promozione dei diritti dei bambini. Questi giovani sono stati protagonisti di un evento on line collegandosi in diretta dall’Africa, dall’Asia, dall’Europa e dall’America Latina, per un dialogo intergenerazionale con alcuni rappresentanti istituzionali, tra cui il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.

Una delle prime conseguenze dei cambiamenti climatici è la crisi alimentare che sempre di più sta attanagliando intere aree del pianeta, riportando la malnutrizione infantile a livelli drammatici. Proprio su questo tema si è concentrata la campagna Emergenza Fame, che è stata promossa anche attraverso una maratona televisiva sul canale TV2000, su cui ci si è in particolare soffermati sulla condizione dei bambini in Somalia, India e Afghanistan.

Infine, il tema delle migrazioni, anch’esso fortemente legato a quello dei conflitti e dei cambiamenti climatici. Nonostante il fenomeno migratorio non si sia mai interrotto, nel 2021 è ritornato ad essere attenzionato in particolare per alcune drammatiche notizie che si sono susseguite su tutti i fronti migratori. Tanti i naufragi nel Mediterraneo e ancora fortissime le violenze subite dai migranti che affrontano la rotta balcanica per raggiungere l’Europa. Su questo fronte la voce di Save the Children si è alzata fortissima per denunciare gli abusi subiti dai tanti minori non accompagnati nel corso del loro viaggio: minorenni invisibili – Nascosti in piena vista, come titola il rapporto lanciato da Save the Children - che sono continuamente esposti al rischio di incidenti, traffico di esseri umani, violenze psicologiche e fisiche, anche per mano istituzionale. Una volta arrivati in Italia, minori e famiglie continuano a essere vittime di respingimenti alle frontiere interne che, in particolare per i minori soli, sono illegali. Una voce, quella dell’Organizzazione, che ha continuato a denunciare nel corso di tutto l’anno la condizione drammatica dei migranti e in particolare delle e dei minori, che si è fatta ancora più forte nella seconda parte dell’anno, attraverso la partecipazione all’iniziativa #LanterneVerdi, che ci ha visti insieme a tanti altri soggetti, tra cui il quotidiano Avvenire, il settimanale L’Espresso e molti altri, con la quale sono stati invitati tutti ad accendere negli uffici, nei negozi, nella propria casa, sugli alberi di Natale e nei presepi, una lanterna verde, per chiedere all’Europa di proteggere e non respingere chi fugge da guerra e povertà. La luce verde, simbolo dell’accoglienza offerta dai polacchi al confine con la Bielorussia in soccorso dei migranti vittime di violenze e abusi, è stata simbolicamente accesa anche nella sede dell’Organizzazione e nel Palazzo Senatorio del Campidoglio pochi giorni prima di Natale, per non dimenticare il “naufragio di civiltà” che si sta svolgendo sotto i nostri occhi alle porte dell’Europa.

Nel corso del 2021 sono state 18.820 uscite media (+26% rispetto al 2020), sono stati lanciati 264 comunicati stampa e 30 rapporti o ricerche italiani e internazionali. Inoltre, sono state diffuse informazioni ai media su ben 26 emergenze a livello internazionale, contribuendo a portare all’attenzione della gente anche quelle meno conosciute.

Tracciando un bilancio più ampio, in 15 anni la copertura sui media di Save the Children è cresciuta esponenzialmente. E la voce di Save the Children è arrivata forte attraverso i media italiani.

Nel 2021 è proseguito e si è rafforzato il lavoro di integrazione tra i media convenzionali e i social media, così come la creazione di contenuti multimediali originali ed efficaci per arrivare al pubblico e raccontare le storie delle persone raggiunte dagli interventi di Save the Children. La comunicazione ha dialogato e si è arricchita dialogando con le altre aree organizzative e diventando il mezzo per raggiungere il pubblico, che ha così potuto partecipare in maniera più prossima e partecipata all’attività di Save the Children, non recependo più solo un messaggio in modo passivo, ma diventando soggetto attivo, che dialoga e condivide. Questo passaggio è stato fondamentale in un anno caratterizzato da forte aumento dell’impiego di internet da parte degli italiani come fonte di informazione.

Crescita delle uscite medie 2006-2021

2.141 2006
8.392 2011
17.165 2016
18.820 2021

Copertura 2021 per tipologia di media

Totale uscite 18.820
Web 77 %
Stampa 14 %
TV 7 %
Radio 2 %

Riscriviamo il Futuro

“Mettetevi questi occhiali, e guardateci! Siamo stati invisibili, sfocati agli occhi di chi ci ha guardato fino ad oggi. Abbiate il coraggio di aprirvi al nostro punto di vista, per vedere sia le nostre capacità che le nostre difficoltà e fragilità. Dal valore che darete loro, dipenderà il presente e il futuro di tutti noi”.

Questa richiesta, forte e diretta, dei ragazzi e delle ragazze del Movimento Giovani Sottosopra è l’incipit del Manifesto della campagna Riscriviamo il Futuro, scritto con la loro collaborazione e basato sugli input di un questionario al quale hanno risposto oltre 2.000 adolescenti in tutta Italia. Uno strumento che ci ha aiutato a comprendere il punto di vista dei giovani e a realizzare una campagna a partire dalle loro istanze.

Nel 2020 i bambini in povertà assoluta sono diventati 1milione e 346mila. Ma la lotta contro la povertà materiale non è purtroppo la sola che molti bambini, bambine e le loro famiglie stanno affrontando. L’emergenza Covid-19 ha messo a rischio il diritto all’istruzione di tanti bambini e bambine che sono stati privati della possibilità di apprendere, socializzare e costruire liberamente il futuro. Un futuro che è già arrivato, è sotto i nostri occhi, ma noi non riusciamo a vederlo.

Per questo abbiamo deciso di lanciare la campagna Riscriviamo il Futuro chiedendo a Governo, Parlamento, Regioni ed Enti Locali un impegno concreto per superare le disuguaglianze e assicurare una educazione di qualità per tutte e tutti, cogliendo l’occasione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e delle altre risorse europee e nazionali.

La campagna e le attività di comunicazione

Prima del lancio della campagna abbiamo inviato un kit composto di Manifesto e occhiali rossi ai nostri stakeholder istituzionali, giornalisti, aziende testimonial e influencer per chiedere loro di farsi portavoce e amplificare i nostri messaggi. Gli occhiali infatti sono stati individuati dai ragazzi come mezzo simbolico per tornare a guardare chiaramente l’infanzia, i suoi bisogni e richieste, e sono stati quindi il fil rouge delle nostre comunicazioni.

Il 7 giugno si è tenuto l’evento di lancio della campagna in collaborazione con l’ANSA, a cui hanno partecipato diversi esponenti istituzionali e durante il quale abbiamo presentato il nostro rapporto sulla povertà educativa con un focus specifico sulla povertà digitale.

Per accendere i riflettori sul tema i nostri portavoce e i testimonial che ci sostengono hanno indossato gli occhiali e amplificato il messaggio in televisione, grazie alla settimana di sensibilizzazione Rai per il sociale dal 7 al 13 giugno, chiedendo al pubblico di sottoscrivere il nostro Manifesto. Anche sui social sono state numerosissime le adesioni di celebrities e influencer, oltre che delle istituzioni nazionali ed europee.

Nel video spot della campagna Cesare Bocci, nostro testimonial d’eccezione, ha dato voce ai ragazzi intervistandoli, ascoltando il loro pensiero e accogliendo la richiesta di essere guardati e ascoltati.

Accanto a noi anche RDS Next, l’innovativa social radio dedicata alle generazioni millennials, A e Alpha, con un progetto editoriale di sensibilizzazione durante la settimana di campagna.

Alcuni risultati di comunicazione

  • 545 mention nel web relative alla campagna nella settimana di campagna
  • Oltre 430 uscite media nella settimana di campagna con copertura di tutti i TG nazionali
  • 6.000 firme di adesione al Manifesto raccolte nella prima settimana
  • 28 le firme di celebrities che hanno aderito al manifesto

In un paese miope, Save the Children sceglie il nostro punto di vista

In un paese in cui le istituzioni hanno paura di dialogare con i giovani, Save the Children ha instaurato con noi un dialogo intergenerazionale autentico e profondo. Abbiamo progettato tutti insieme gli occhiali come soluzione alla miopia istituzionale, riflettendo insieme su quello che è il nostro punto di vista e su quali possono essere i rimedi a queste mancanze. Con questa Campagna ci siamo finalmente sentiti meno invisibili e più ascoltati, contribuendo nel riscrivere un futuro che ci vedrà protagonisti!

Sofia Torlontano, redattrice di Change the Future

Stop alla Guerra sui Bambini

La protezione dei bambini in Paesi in guerra è un tema caro alla nostra organizzazione sin dalle sue origini e che abbiamo lanciato come campagna integrata per la prima volta nel 2019, l’anno del nostro centenario. Da allora la nostra attenzione sul tema resta alto, perché il numero di bambini e bambine coinvolti nei conflitti è drammatico ed è in aumento, e nemmeno una pandemia globale è bastata per fermare le guerre e le atrocità più brutali.

Anzi, la pandemia ha peggiorato le condizioni di povertà e ridotto le possibilità di frequentare la scuola, rendendo i minori più vulnerabili. L'accesso all'istruzione, infatti, è fondamentale per proteggere i bambini dai rischi legati ai conflitti come il reclutamento forzato.

Tra i milioni di bambini e bambine che non hanno conosciuto altro che la guerra con conseguenze spaventose per la loro salute mentale, la loro educazione o l'accesso ai servizi salvavita non possiamo non menzionare i bambini siriani e quelli afghani, che ora più che mai stanno vivendo una situazione drammatica.

Per loro nel 2020 abbiamo lanciato iniziative di sensibilizzazione pubblica e azioni di mobilitazione per fare pressione sul Governo chiedendo azioni urgenti e concrete.

La campagna e le attività di comunicazione

Nel 2021 per continuare a tenere alta l’attenzione sulla guerra in Siria, in occasione del decimo anniversario del conflitto, abbiamo lanciato il rapporto Ovunque ma non in Siria che dà voce ai minori siriani rifugiati all’estero e a quelli sfollati all’interno del Paese: 9 bambini rifugiati su 10 hanno troppa paura di tornare a casa; 1 su 3, tra gli sfollati interni, vorrebbe vivere altrove. Ancora oggi 2 milioni di bambini fuori dalla scuola e più di 6 milioni rischiano la fame; i bambini continuano ad essere vittime della guerra, con 1.454 minori uccisi o feriti in un anno.

Il 15 marzo la cantautrice Elisa, nostra Ambasciatrice, ha dato voce al grido di aiuto dei bambini siriani all’interno del Colosseo completamente vuoto che, con la sua funzione simbolica e universale, si è fatto ancora una volta portavoce di un messaggio umanitario. Gli spalti senza spettatori rappresentavano l’assenza di interesse rispetto all’infanzia rubata ai bambini siriani vittime di un conflitto senza fine. Un vuoto che dura da 10 anni, evidenziato dalla musica di Elisa e dal monologo interpretato da Cristina Magnotti, giovane attrice di 11 anni. Un testo scritto dall’autrice Simona Angioni, tratto da una storia vera, che racconta la storia di una bambina con una valigia rattoppata in cui ha chiuso i suoi giocattoli e, metaforicamente, la sua infanzia.

Un altro Paese a cui abbiamo dedicato grande attenzione è l’Afghanistan, una nazione in cui un’intera generazione di bambine e bambini è cresciuta con la paura costante delle bombe, in estrema povertà e senza cibo.

La situazione, già disastrosa, dallo scorso agosto è ulteriormente peggiorata: 2 milioni di bambini e bambine già soffrivano di malnutrizione e nel giro di poche settimane centinaia di migliaia di loro sono stati costretti anche a fuggire dalle loro case. Tantissimi si sono ritrovati a vivere per le strade, senza cibo, protezione e in condizioni igienico-sanitarie terribili.

Per questo abbiamo deciso di promuovere una petizione per la protezione immediata dei minori afghani, chiedendo l’aumento degli aiuti umanitari per i bambini e le bambine all'interno del territorio afghano e il sostegno ai minori e le loro famiglie in fuga dal Paese creando percorsi sicuri e legali.

Tra i momenti di maggiore visibilità della campagna c’è stato lo stunt realizzato l’11 ottobre, alla vigilia del G20 straordinario sull’Afghanistan promosso dal Primo Ministro Mario Draghi. Ci siamo trovati all’alba in Piazza del Popolo per un'azione simbolica con gli aquiloni, simbolo di speranza per le bambine e i bambini afghani. A seguire abbiamo inviato al Capo di Governo una lettera aperta con le richieste ai Paesi convolti nel G20, sottoscritte in quel momento da oltre 28.000 persone che avevano già firmato la nostra petizione.

L’evento è stato ripreso su molte tv nazionali e il Primo Ministro ha risposto alla nostra lettera confermando la preoccupazione italiana sulla situazione in corso e sui diritti delle donne e ha assicurato un sostanzioso finanziamento da parte dell’Unione Europea per alleviare le sofferenze della popolazione afghana. Questo primo riscontro è stato un buon risultato ma non ci siamo fermati e abbiamo continuato a dare visibilità al tema, ad esempio in occasione del G20 di fine ottobre con un tweet bombing per chiedere azioni concrete e tempestive ai leader mondiali.

Anche la Festa del Cinema di Roma ha voluto contribuire a tenere accesi i riflettori sulla situazione in Afghanistan, in particolare sull’emergenza della malnutrizione infantile, ospitando l’artista Micol Arpa Rock per una breve performance musicale con gli aquiloni sullo sfondo a ricordare quello che i bambini e le bambine di tutto il mondo dovrebbero fare: giocare.

Alcuni risultati di comunicazione

  • Oltre 110 uscite media dell’evento realizzato al Colosseo in occasione del decimo anniversario della guerra in Siria
  • La petizione per il supporto ai minori Afghani ha superato le 36.000 firme

Lanterne Verdi

A Ottobre 2021 la situazione al confine tra Bielorussia e Polonia è divenuta insostenibile, con la presenza di migliaia di migranti provenienti da Siria, Iraq e Yemen trattenuti al freddo e al gelo senza la possibilità di oltrepassare il confine dove è stata costruita una recinzione di filo spinato lunga circa 420 km.

Nasce così l’iniziativa Lanterne Verdi, dove gli abitanti vicino al confine pongono una lanterna verde per indicare che in quella casa chi riuscirà a passare il confine troverà cibo, coperte ed acqua.

La campagna e le attività di comunicazione

Migliaia di bambini sono in fuga in questo momento da guerre e povertà, senza vestiti caldi, senza un tetto, in attesa da mesi di essere accolti, a rischio morte per via delle temperature rigide e della mancanza di cibo.

Per tutti loro abbiamo aderito alla campagna Lanterne Verdi per chiedere ai Paesi membri di dare protezione e rifugio ai migranti che si trovano al freddo e chiedono aiuto all’Europa.

Abbiamo riadattato il video della piccola fiammiferaia, racconto di Andersen dal finale tristemente noto, trasformandolo in un appello urgente: cambiarne il finale.

In occasione della Giornata internazionale per i diritti umani, il 18 dicembre, abbiamo organizzato una mobilitazione per continuare a tenere accesa la speranza e, con la collaborazione del Comune di Roma, abbiamo illuminato di verde Palazzo Senatorio e ci siamo trovati a Piazza del Campidoglio, insieme ai nostri volontari, per accendere tutti insieme delle lanterne verdi come simbolo di solidarietà verso i bambini, le bambine e le famiglie migranti in difficoltà.

Abbiamo anche illuminato la nostra sede come segno di supporto e vicinanza a chi stava affrontando quella terribile situazione e, tramite una campagna social abbiamo invitato i nostri sostenitori ad accendere una lanterna verde negli uffici, nei negozi, nella propria casa per chiedere all’Europa di proteggere e non respingere chi fugge da guerra e povertà.

Alcuni risultati di comunicazione

  • Oltre 6 milioni di visualizzazioni del video su Facebook
  • Oltre 60 uscite media relative alla campagna Lanterne Verdi

Le nostre celebrities supporter

Tanti sono gli artisti che hanno sostenuto le campagne di Save the Children per dare voce a tutti quei bambini che l’Organizzazione supporta ogni giorno, raccontando la loro realtà quotidiana e soprattutto quello che c’è ancora da fare per dare loro un futuro.

Un ringraziamento speciale va ai nostri Ambasciatori: Elisa, Giovanni Allevi, Cesare Bocci. Inoltre, un sincero grazie va anche a tanti altri artisti che da anni ci supportano, tra cui: Michela Andreozzi, Caterina Balivo, Regina Baresi, Mario Biondi, Alessio Boni, Rossella Brescia, Roberta Capua, Gianrico Carofiglio, Tosca D’Aquino, Claudia De Lillo, Isabella Ferrari, Claudia Gerini, Caterina Guzzanti, Flavio Insinna, Chiara Maci, Cristina Magnotti, Emma Marrone, Noemi, Silvia Salemi, Gabriele Salvatores, Andrea Sartoretti, Roberto Saviano, Syria, Tinto, Francesca Valla, Anna Valle.

Grandi firme hanno sottoscritto il Manifesto Riscriviamo il Futuro per unirsi a Save the Children nel chiedere alle Istituzioni di mettere i minori al centro dell’agenda politica. Ringraziamo: Giovanni Allevi, Michela Andreozzi, Cesare Bocci, Alessio Boni, Rossella Brescia, Roberta Capua, Gianrico Carofiglio, Paola Cortellesi, Tosca D’Aquino, Claudia De Lillo, Erri De Luca, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, Caterina Guzzanti, Elisa, Isabella Ferrari, Margaret Mazzantini, Riccardo Milani, Francesco Montanari, Laura Pausini, Gabriele Salvatores, Silvia Salemi, Roberto Saviano, Tinto, Pietro Turano, Massimiliano Vado, Francesca Valla, Anna Valle.

Nel periodo natalizio, la cantante Noemi ha fatto visita ai bambini e ragazzi del Punto Luce di Torre Maura a Roma per conoscerli e vedere con i suoi occhi quanto l’educazione e le opportunità possono fare la differenza nella loro vita. Un incontro pieno di stimoli e ispirazione reciproca sulla forza che può nascere dal coltivare i propri sogni e i propri talenti per riscrivere il proprio futuro.

Nella Giornata Mondiale dell’alimentazione diverse celebrities e influencer si sono unite a Save the Children indossando il MUAC, il braccialetto usato dagli operatori sul campo per misurare il livello di malnutrizione dei bambini, con l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla malnutrizione infantile, un dato in preoccupante ripresa dopo anni di decrescita, che rappresenta una delle minacce più gravi per i bambini nel mondo.

Un grazie a tutte le celebrities e gli influencer che hanno aderito al nostro Christmas Jumper Day, capitanati da Noemi: Michela Andreozzi, Cesare Bocci, Alessio Boni, Rossella Brescia, Isabella Ferrari, Neva Leoni, Francesco Montanari, Tinto, Max Vado, Francesca Valla. Grazie anche a: Cliomakeup, Cotto al dente, Paolo Camilli, Cristina Cocco, Ludovica di Donato, Andrea Filocomo, Michela Giraud, Marica Ferrillo, Pierluca Mariti, Minimad, Misya, Edoardo Mocini, Simon&theStars. Tegamini, Verdy75.

Un’esperienza intensa

Vedere uno dei Punto Luce di Save the Children per me è stato come aprire una finestra su un mondo che non conoscevo, ma in cui mi sono subito immedesimata: ho sentito il calore, la vicinanza, l’impegno di tutte le persone che lavorano lì ogni giorno con il solo scopo di accendere la scintilla nella testa di bambini e ragazzi che hanno questo luogo come punto di riferimento e di crescita. Uno spazio che davvero può permettere a tantissimi bambini di aiutarli a riscrivere il loro futuro.
Noemi, cantante

Innovazione digitale per aumentare e raccontare l’impatto

Il motore del cambiamento verso l’innovazione digitale è ancora oggi accesso e va verso strade sempre nuove e sfidanti. La pandemia ha costretto molte persone, organizzazioni e aziende a rivedersi in chiave digitale per riuscire a superare gli ostacoli dati dalla distanza. Per noi tutto questo, però, è stato soltanto l’inizio di un percorso di consolidamento e di ulteriore sviluppo della strategia digitale dell’Organizzazione.

Oggi siamo più efficaci nei nostri progetti sul campo, in Italia e nel mondo e siamo più vicini alle persone che vogliono vedere con i loro occhi il nostro intervento, grazie ad un uso sempre più attivo dei canali e delle tecnologie digitali.

Attraverso i social media e i contenuti sul sito, abbiamo raccontato il nostro lavoro e ci siamo fatti portavoce di tutti i bambini e le bambine che nel 2021 hanno visto negati i loro diritti.

Con l’iniziativa #LanterneVerdi abbiamo acceso i riflettori su una delle grandi catastrofi umanitarie che ancora oggi priva del futuro bambini e famiglie: le persone migranti bloccate al confine tra Polonia e Bielorussia, al freddo e senza cibo. La nostra denuncia si è espansa su tutti i canali digitali facendo sì che tantissimi utenti si attivassero con noi.

Dal campo fino ai nostri schermi abbiamo raccontato tante storie: dalle più difficili raccolte in Afghanistan durante l’escalation di violenze, a quelle a lieto fine dei bambini e delle bambine che ogni anno contribuiamo a salvare nei diversi progetti nel mondo: video, foto, notizie e articoli per non dimenticarci di nessuno di loro.

I social sono stati e sono ancora il nostro strumento per aprire un canale di comunicazione con tutti e tutte; attraverso, ad esempio, le dirette con personaggi influenti abbiamo dialogato con gli utenti in tempo reale e risposto a tante domande.

Infine, non ci siamo mai stancati - e mai lo faremo - di comunicare come ogni anno le guerre, le catastrofi naturali e i conflitti, rubano il futuro a milioni di bambini e bambine, denunciando le situazioni in cui riversano i minori in Yemen, Siria, nei territori palestinesi occupati, nel Corno d’Africa e in molti altri luoghi difficili.

Dopo un anno peculiare come il 2020, dove gli spazi digitali hanno visto una rapida crescita come mai si era visto prima, nel 2021 non abbiamo smesso di sperimentare nuove iniziative di raccolta fondi per sostenere sempre più interventi in favore di bambini e bambine.

Siamo riusciti ad ampliare ulteriormente la base di persone raggiunte testando nuovi approcci alla donazione.

Complici le emergenze incorse, nel 2021 ci siamo molto focalizzati sulla risposta alle varie crisi (Afghanistan, Covid- 19, Migranti) con un’attenzione particolare a mostrare l’impatto delle donazioni come risposta alle specifiche necessità. L’analisi dei dati e delle richieste dei nostri supporter, ci ha inoltre spinto ad inserire WhatsApp come ulteriore canale di contatto e coinvolgimento con il pubblico.

Dopo aver fatto leva sulla grande accelerazione avvenuta nel Digitale durante la prima fase di pandemia, nel corso dell’anno abbiamo consolidato quanto sperimentato in precedenza. I risultati molto positivi riscontrati in questa seconda fase ci proiettano verso ambizioni sempre più alte, che mirano a rendere ancora più pervasive e “Digital by default” molte nostre iniziative, campagne e progetti.

Inoltre, a fine 2021 è stata creata un’area dedicata all’interno dell’Organizzazione che si occuperà di innovazione e tecnologie digitali, con lo scopo di favorire con sempre maggior forza e capacità uno sviluppo organizzativo funzionale a raggiungere in modalità sempre nuove, più efficaci ed efficienti, un numero sempre maggiore di bambini.

Canali e tecnologie digitali sempre più al centro della missione

Lancio catalogo risorse di officine del benessere

Pagine visitate 59.347
Utenti raggiunti 43.896
Risorse on line dedicate al benessere psico-sociale 135
Membri del gruppo Facebook 2.173

Campagna #LanterneVerdi

Utenti raggiunti 9 milioni circa

Dirette Facebook

Dirette 5
Utenti raggiunti 71.642

Volontari per l'educazione

Membri del gruppo Facebook 1.715

Mobilitazione social network

Utenti totali nel 2021 1.039.278

+1,61% rispetto al 2020

  • Facebook +1,1% rispetto al 2020
  • Twitter -1,2% rispetto al 2020
  • Instagram +15% rispetto al 2020

Le nostre pubblicazioni

Nel 2021 Save the Children ha pubblicato e contribuito a rapporti, ricerche, policy e approfondimenti sulle tematiche relative alle principali aree di intervento e sulle condizioni di vita dell’infanzia nel mondo e in Italia, con lo scopo di informare, sensibilizzare, fare pressione e coinvolgere gli stakeholder di riferimento, le istituzioni e l’opinione pubblica affinché all’infanzia vengano dati opportunità e diritti e sia garantito un futuro a tutte le bambine e i bambini.

Maggiori informazioni qui.

Totale rapporti italiani 37
Totale rapporti internazionali 14

Educazione

In questo periodo così difficile per i più giovani, i nostri progetti mirano a promuovere un sistema educativo incentrato sull'ascolto dei bisogni dei ragazzi e delle ragazze e non solo sulla mera trasmissione delle conoscenze. La scuola e la comunità educante che vogliamo contribuire a creare puntano alla crescita dei più giovani come individui attivi e consapevoli dei propri diritti e doveri all'interno di una società inclusiva. Le nostre pubblicazioni sul tema sono incentrate sulla partecipazione e il coinvolgimento delle ragazze e dei ragazzi come antidoto all'isolamento e alla dispersione scolastica.

10 pubblicazioni

  • Il progetto S.C.A.T.T.I.
  • SCATTI - Policy tutela per le scuole
  • Cittadinanza scientifica. Opinioni e attitudini dei giovani relative alla scienza ai tempi del Coronavirus. Indagine IPSOS per Save the Children
  • Una cascata di diritti per ogni bambino
  • D come diritto: l'insieme dei diritti di tutti i bambini le bambine
  • Filastrocche di tutti i diritti dei bambini e delle bambine
  • La banda dei fuoriclasse: i magnifici diritti di noi bambini
  • Fuorichallenge: come ti batto la quarantena
  • Fuoriclasse- kit digitale per docenti
  • Volontari per l’Educazione Tips per la community

Protezione e minori migranti

Siamo da sempre convinti che i minori migranti siano prima di tutto bambini, bambine e adolescenti che necessitano di essere protetti e ascoltati. Nelle nostre pubblicazioni riportiamo le loro testimonianze, e denunciamo i fenomeni di violenza, abuso e sfruttamento che molti di loro subiscono prima, durante e dopo il loro viaggio verso l'Europa.

4 pubblicazioni:

  • Piccoli schiavi invisibili 2021
  • Nascosti in piena vista (versione italiana e inglese)
  • Helpline minori migranti
  • Report 2020

Povertà in Italia

Da molti anni analizziamo e contrastiamo la povertà in Italia nei suoi aspetti multidimensionali. Con il perdurare della pandemia, si sono palesate nuove sfide come, ad esempio, il ricorso alla didattica a distanza, che ha messo in evidenza gravi ritardi sia nello sviluppo delle competenze digitali tra docenti e studenti che nel ridurre il divario economico di chi non ha accesso a strumenti adeguati. Si pone quindi oggi il problema di comprendere un fenomeno nuovo, quello della povertà educativa digitale. Nei nostri rapporti, ricerche e riflessioni su come poter affrontare il presente e supportare i bambini e le bambine e le loro famiglie, raccontando anche esempi virtuosi di solidarietà intergenerazionale promossa dai nostri progetti.

5 pubblicazioni:

  • Il Futuro è già qui
  • Riscriviamo il Futuro: una rilevazione sulla povertà educativa digitale
  • Riscriviamo il Futuro - rapporto sui primi sei mesi di attività. Dove sono gli adolescenti? La voce degli studenti inascoltati nella crisi
  • I giovani ai tempi del coronavirus. Indagine Ipsos per Save the Children
  • Le equilibriste: la maternità in Italia nel 2021
Il futuro è già qui

Il XII Atlante dell'infanzia a rischio in Italia raccoglie una serie di analisi e testimonianze sulla condizione di bambine/i e adolescenti dopo la crisi del Covid­19, che ha aggravato problemi già presenti nel nostro Paese, come la povertà minorile e la povertà educativa. Nella pubblicazione, edita dalla casa editrice Ponte delle Grazie, ripercorriamo attraverso dati, numeri e mappe la situazione dell'infanzia più fragile in Italia. La sfida che emerge dalla disamina, è rivolta alla società nel suo complesso e evidenzia l'esigenza e la responsabilità di offrire strumenti, formazione, conoscenze ed opportunità affinché i più giovani possano essere protagonisti consapevoli e coraggiosi del proprio futuro.

0-6 anni

I nostri lavori nell'ambito del sostegno alle famiglie durante i momenti della nascita e dei primi mesi di vita dei bambini e delle bambine, raccolgono riflessioni e proposte elaborate da Save the Children durante le azioni di accompagnamento, di monitoraggio e valutazione dei tanti progetti che realizziamo in tutta Italia. Le nostre attività sono rese possibili anche grazie alla collaborazione, sponsorizzazione e partenariato di istituzioni, associazioni, ospedali e enti locali attivi nel settore 0­6.

2 pubblicazioni:

  • Cambiare l’inizio della storia
  • I bambini per primi, Report finale progetto N.E.S.T.

Diritti e partecipazione

Promuovere i diritti dei minori significa innanzitutto ascoltare la loro voce e le loro esigenze. Con le nostre pubblicazioni sul tema, sosteniamo azioni di protagonismo spontaneo e esaminiamo i progressi e le criticità che ancora emergono rispetto all'attuazione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

5 pubblicazioni:

  • I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia: rapporto CRC 2021
  • Verso il Futuro. Un'analisi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attraverso le lenti dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza
  • La consulta delle ragazze e dei ragazzi
  • KIT UPprezzami, Movimento Giovani per Save the Children
  • Dossier Risorse 2021: I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. Le risorse dedicate all’infanzia e all’adolescenza in Italia 2021

La nostra identità

Tenendo ben saldi i nostri valori e la trasparenza che da sempre caratterizza il nostro lavoro, lo scorso anno abbiamo rapidamente deciso di rimodulare tutti i nostri interventi in Italia affinchè nessuno rimanesse indietro in un momento così difficile. In Italia e nel mondo, ci siamo impegnati con progetti e interventi volti a mitigare l'impatto sociale della pandemia Covid­19. Nelle pagine del nostro Rapporto Attività emerge con chiarezza il nostro lavoro quotidiano, i nostri obiettivi, le azioni di advocacy, di comunicazione e raccolta fondi, per dare a tutti i bambini un futuro migliore.

2 pubblicazioni:

  • Salviamo ll futuro adesso - Rapporto attività 2020
  • Bilancio 2020

Sistemi di tutela

Con i nostri rapporti sui sistemi di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza (Child Safeguarding) intendiamo regolamentarci all'interno della nostra Organizzazione con policy e posizionamenti quadro che possano senza ombra di dubbio determinare i nostri comportamenti nel rispetto e nella tutela dei bambini e delle bambine. Il nostro impegno in tal senso poi verte anche nel promuovere e costruire una comunità educante in grado di tutelarli attraverso la diffusione di sistemi di tutela in tutti i contesti educativi.

7 pubblicazioni:

  • Policy di Tutela e Procedura Generale (versione italiana e inglese)
  • Policy per la protezione dallo sfruttamento sessuale, l’abuso, le molestie e i comportamenti caratterizzati da intimidazione, discriminazione e sopraffazione - Pseah - Policy (versione italiana e inglese)
  • Posizionamento quadro relativo alla protezione da sfruttamento sessuale, abuso, molestie e i comportamenti caratterizzati da intimidazione, discriminazione e sopraffazione- Pseah- Framework (versione italiana e inglese)
  • Alleanza 10 in condotta! Come costruire una comunità educante in grado di tutelare bambini e bambine

Pubblicazioni con focus internazionale diffuse da Save the Children Italia

Nel 2021, abbiamo dedicato un focus particolare a come il Covid­ 19, i conflitti, e la crisi climatica stiano sempre più esacerbando le disuguaglianze economiche e di genere esponendo milioni di bambini e bambine a un rischio sempre maggiore di vedere il proprio futuro negato. Nei nostri rapporti affrontiamo queste tematiche con un'analisi dettagliata e chiediamo alla comunità globale di agire il prima possibile per garantire cure, protezione, accesso al cibo e al’educazione per i milioni di bambini e bambine sfollati e che vivono in uno stato perenne di emergenza.

14 pubblicazioni:

  • Stop the War on Children: A Crisis of Recruitment
  • Garantire il futuro dei bambini: Guaranteeing Children’s Future
  • Walking in to the eye of the storm
  • Global girlhood report 2021: I diritti in crisi di bambine e ragazze
  • Born into climate crisis
  • When I'm going to start to live?
  • Build forward better
  • I must live admist the rubble
  • Hope under the rubble
  • Hearing the voices of children in Cabo Delgado Mozambique
  • Lebanon education in crisis: Raising the alarm
  • Anywhere but Syria
  • Weapon of war
  • Emergenza fame